Proprio sabato 27 di questo mese, Libero, il giornale di Feltri, pubblica un articolo a firma di Fausto Carioti, dal titolo: "l'Italia senza 1euro vuole il Ponte di Messina"
Il redattore e di conseguenza il suo “esuberante” direttore dimostrano tanta ignoranza quanta cattiva fede per almeno quattro buone ragioni:
non è solo l'Italia a volere il ponte , a volerlo è l'Europa intera;
è ovvio che il ponte si fa se ci sono i fondi e i fondi ci sono, giacché l'Europa ha finalmente aperto i cordoni della borsa per 1.110 miliardi di euro ,destinando all' Italia, per investimenti come il ponte , ben 172 miliardi di euro ;
mai come adesso ci sono quindi le condizioni economiche e politiche per iniziare subito la costruzione dell'opera e l'apertura dei cantieri ;
l'articolista e il suo “esuberante” direttore dimenticano che il Ponte è non utile ma indispensabile se si vuole ultimare il corridoio 1 Berlino Palermo voluto e approvato dalla Comunità Europea.
A dire il vero Feltri ha dimostrato sempre livore verso i meridionali e i siciliani in particolare: non ha mai disdegnato di assumere atteggiamenti o dire frasi molto offensive e oltraggiose nei riguardi dei siciliani , che secondo lui devono rimanere ai margini dello sviluppo del resto del paese , come una genia di sottosviluppati che bisogna utilizzare da serbatoio di manodopera e di voti a favore della genia settentrionale che deve crescere e si deve sviluppare sempre più prospera e ricca.
È una visione tristemente distorta, di un razzismo violento e anacronistico ormai fuori dal tempo , che mette in evidenza la vera natura di un uomo ormai devastato dall'età e dal limite mentale,di un direttore di un giornale razzista e antimeridionalista.
Ma il mondo sta cambiando, la Sicilia e i siciliani hanno coscienza della propria forza e dignità , maturata durante un percorso storico di millenni , e il patrimonio è impresso nella ricchezza delle tradizioni , dell’arte e della cultura che rendono la Sicilia bellissima, unica, fantastica.
Salvatore Giunta
Consigliere Nazionale
Unità Siciliana LE API