Pubblicato il: 15/10/2014 alle 08:13
Hanno patteggiato la pena a 11 mesi di reclusione ciascuno gli assistenti capo della Polizia Penitenziaria Cristoforo Bosco, 51 anni, e Vincenzo Ippolito di 50 anni, che ernao sati arrestati con l'accusa di peculato insieme al dipendente della ditta fornitrice dei pasti per i detenuti del carcere Malaspina. I due agenti di custodia – attraverso gli avvocati Giuseppe Dacquì e Dino Milazzo – hanno chiuso la posizione processuale concordato la condanna d'intesa col pubblico ministero Roberto Condorelli, ratifcata dal Gup Alessandra Giunta che di contro ha rinviato a giudizio Angelo Fausciana (difeso dall'avvocato Massimiliano Bellini) ex dipendente della ditta Ias Morgan che si aggiudicò l'appalto per la preparazione e consegna dei pasti ai reclusi nel carcere di via Messina e che sarà processato a gennaio dal tribunale collegiale.
I tre furono incastrati dalle telecamere nascoste nella dispensa dai colleghi della Penitenziaria, che filmarono la sparizione di alimenti, alcuni dei quali ritrovati a casa di Bosco e Ippolito che furono sorpresi in via Pietro Leone mentre Fausciana stava consegnando loro altra merce. Tutti si giustificarono sostenendo che non si erano impossessati di nulla illecitamente, ma che quei pasti erano gli stessi rifiutati dai detenuti durante la proclamazione di uno sciopero della fame durato diversi giorni e che quindi sarebbero stati destinati al macero.