Pubblicato il: 05/02/2022 alle 11:47
Nel corso della appena conclusa campagna elettorale per l’elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale di San Cataldo, il nostro gruppo politico di RIPRENDIAMOCI LA CITTÀ, all’interno del proprio programma elettorale relativo al Tema “Sanità”, aveva elaborato una serie di proposte concrete finalizzate alla realizzazione di un processo di rifunzionalizzazione e Potenziamento dei Servizi offerti presso il P.O. di San Cataldo. Le potenzialità del nosocomio sancataldese sono innumerevoli e, pertanto, sono stati presi in considerazione vari aspetti di cui, di seguito, offriamo una sintesi:
1) Riattivazione delle Sale Operatorie, con la ripresa dell’attività di chirurgia specialistica in day- surgery;
2) Odontoiatria Speciale Riabilitativa per disabili;
3) Attivazione della Risonanza Magnetica e potenziamento del Servizio di radiologia;
4) Adeguamento e realizzazione del secondo acceleratore lineare (per la Radioterapia);
5) Potenziamento del “Centro di Diagnosi Precoce per l’Autismo”, già presente nel Presidio Ospedaliero;
6) Riattivazione del Presidio territoriale di assistenza (PTA), con annesso PPI e PPI-P (Presidi di Pronto Intervento per adulti e Pediatrico);
7) Rifunzionalizzazione del Presidio Ospedaliero “Maddalena Raimondi” in struttura dedicata per attività di alta specializzazione collegata alla sfera della chirurgia oncologica e dell’oncologia medica, con il distaccamento dell’Oncologia Medica del P.O.S. S. Elia a quello di San Cataldo, in considerazione della presenza della Radioterapia e dell’Hospice.
La “Concretezza” delle suddette previsioni programmatiche era correlata al fatto che le stesse fossero in linea con la vocazione sanitaria del Presidio, così come rifunzionalizzato in applicazione della L.R. 5/2009. Infatti, tutte le linee di attività sopradescritte erano previste da specifiche Direttive assessoriali, ovvero stabilite in conferenza dei Sindaci e inserite nei Documenti di Atto Aziendale dell’Asp, durante la gestione del Direttore Generale Dott. Iacono e dell’attuale Direttore Generale Ing. Caltagirone. Pertanto, non già delle mere “chimere” da raggiungere. Nel programma elettorale avevamo evidenziato anche la necessità di rafforzare la capacità del nostro Sistema Sanitario di fornire servizi adeguati sul territorio.
In linea, pertanto con la strategia perseguita dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza [PNRR], volta a rafforzare le strutture e i servizi sanitari di prossimità e i servizi domiciliari, all’interno del nostro programma elettorale a pagina 39, avevamo previsto l’istituzione di un Ospedale di Comunità, presso il Presidio Ospedaliero di San Cataldo. Tale soluzione rappresentava per il nostro gruppo politico, la realizzazione di uno degli Interventi importanti per la nostra Comunità Sancataldese, previsti nel PNRR, Missione 6 Componente 1 (M6C1), in relazione a concrete risorse disponibili e in linea con le Finalità del Piano. Nel Presidio, infatti sono già presenti reparti che rientrano nell’assistenza post-acuzie (Lungodegenza, Riabilitazione e Hospice), nell’ambito della continuità Ospedale-Territorio. E l’Ospedale di Comunità avrà proprio un ruolo importante nel facilitare la transizione dalle cure ospedaliere acute a quelle domiciliari.
Avevamo visto lungo. Seppur non al governo della Città abbiamo sempre mantenuto costanti i contatti con i vertici dell’ASP provinciale che hanno accolto le nostre istanze e deciso di investire sul nostro presidio ospedaliero. E’ notizia di qualche giorno fà che l’Assessorato Regionale alla Sanità ed il suo Assessore hanno inoltrato al Ministero della Sanità le schede molto dettagliate delle previsioni relative alla programmazione dei Fondi del PNRR, destinati alla Sicilia per il settore sanitario e socio-sanitario. E proprio come concertato e discusso nei mesi antecedenti la campagna elettorale, per il nostro presidio ospedaliero “Maddalena Raimondi”, oltre al potenziamento ed alla rifunzionalizzazione a polo oncologico è stato prevista la realizzazione di:
1) Un Ospedale di Comunità: avente la funzione di struttura sanitaria della rete territoriale a ricovero breve e destinata a pazienti che necessitano interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e per degenze di breve durata, a gestione prevalentemente infermieristica;
2) Un Centro Operativo Territoriale: con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l'interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza;
3) Una Casa di Comunità: con funzione di diventare lo strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti, in particolare ai malati cronici. Nella Casa della Comunità sarà presente il punto unico di accesso alle prestazioni sanitarie.
Nel ringraziare i vertici dell’Asp provinciale, rappresentiamo e garantiamo il nostro costante e quotidiano impegno per il miglioramento dell’offerta di salute che può e deve offrire e garantire il nostro Ospedale Maddalena Raimondi”, significando che continueremo a vigilare per la concreta realizzazione di quanto previsto.