(di Francesco Nuccio) (ANSA) – Può una canzone in stile partenopeo scritta nel lontano 1988, quando ancora non esisteva internet, diventare virale sul web a 34 anni di distanza dal lancio di quel disco? La risposta è sì, come dimostra il successo di "Povero gabbiano", il brano, che in realtà si intitola "Tu comm' a me", interpretato dal cantante neo melodico catanese Gianni Celeste.
Un ritornello diventato un vero e proprio tormentone, tanto da essere interpretato come una cover anche da artisti famosi come Gianni Morandi o Emma. La scalata nella hit parade dei social è avvenuta dopo che due youtuber palermitani, "Duracell" e Franco Gioia, hanno "riscoperto" il brano di Gianni Celeste con un post su Tik Tok che in pochi giorni ha registrato un boom di visualizzazioni. Da quel momento la storia del "povero gabbiano che ha perduto la compagna…", proprio come l'interprete della canzone, è stata remixata in tutte le salse, perfino in versione dance. E il video originale della canzone ha superato il milione di visualizzaziomi.
A stupirsi di questo successo è lo stesso Gianni Celeste (al secolo Giovanni Grasso), che dopo 37 anni di onorata carriera, 84 album e 840 canzoni, ha scoperto una popolarità inaspettata ed è stato ospite anche di trasmissioni televisive come I soliti ignoti con Amadeus su Rai1 o Propaganda live su La7. "Io non so neanche cosa siano i social – confessa l'artista catanese in un'intervista – è stato mio figlio a dirmi che 'povero gabbiano' stava spopolando e che ormai tutti la cantavano. Ho scoperto perfino una versione in spagnolo. Certo assistere a questo successo 34 anni dopo l'uscita della canzone è stata una bella soddisfazione".
Gianni Celeste è conosciuto soprattutto per le sue canzoni d'amore, a volte ironiche a volte trasgressive. Come il brano che ha per protagonista una "infermiera di notte" o un altro in cui confessa di avere litigato con la moglie a causa dell'amante, una "casalinga tutta sesso". Nulla a che vedere però con il successo di "Povero gabbiano", il ritornello che ha frantumato ogni record quando ormai perfino l'autore sembrava avere dimenticato quella canzone scritta 34 anni fa. (ANSA).