Pubblicato il: 01/06/2019 alle 16:44
Nel corso dell’incontro tenutosi il 28 Maggio u.s. tra lo SNALV Confsal e l’ A. C. di Santa Caterina Villarmosa, supportata dai vertici burocratici dell’Ente, alla richiesta di delucidazioni riguardo i ritardi circa la trasformazione dei contratti del personale precario, il Sindaco Fiaccato, pur ribadendo la propria volontà di procedere nel necessario percorso di stabilizzazioni, non è riuscito a dare una spiegazione plausibile del mancato avvio delle stabilizzazioni, nonostante già nel 2017 e poi nel 2018, con atti di G. M., sia stato dato chiaramente l’indirizzo politico ai dirigenti dell’Ente di procedere ai sensi delle leggi in vigore.
Siamo rimasti esterrefatti, dichiarano Ferro e Bonaffini dello SNALV Confsal, nel constatare l’insofferenza mostrata dai funzionari comunali che ritengono di non dovere dare alcuna giustificazione per chiarire l’inspiegabile battuta d’arresto subita dalle procedure di stabilizzazione dei DIECI rapporti di lavoro subordinato a tempo determinato e parziale, tutti lavoratori destinatari di speciali disposizioni volte ad offrire una tutela rispetto a forme di precariato protrattisi nel tempo, valorizzando le professionalità maturate. E’ inspiegabile come nemmeno precise delibere di G. M. bastino a far si che i funzionari del comune diano corso a quanto l’A.C. ha loro chiesto. Risulta, per lo SNALV Confsal, altrettanto inconcepibile come una precisa richiesta del Sindaco Fiaccato circa i tempi di predisposizione degli atti propedeutici alle assunzioni non abbia trovato risposte concrete, nemmeno da parte della Segretaria Comunale che, considerata la sua veste di responsabile del personale, dovrebbe essere la più interessata a colmare i vuoti di personale in seno alla dotazione Organica dell’Ente, ormai quasi al collasso per via della cronica mancanza di personale causata, anche, dalla miopia di chi avrebbe dovuto disporre le assunzioni in modo da colmare i vuoti che si sono generati nel tempo e che continueranno a determinarsi per via degli ulteriori e imminenti pensionamenti del personale comunale. È improponibile la tesi che la grave situazione determinatasi non meriti giustificazioni da parte di chi è stato investito di una precisa richiesta da parte dell’Organo Politico; se non altro una giustificazione morale, se non professionale o politica, la meritano i lavoratori che subiscono continui e immotivati rinvii da parte di chi, seppur destinatario di precise disposizioni politiche, manchi sempre agli appuntamenti spostando, sempre più in là, l’asticella per giungere al traguardo.