Pubblicato il: 28/12/2023 alle 09:13
Torna a casa e scopre che la moglie ha preso una multa. Completamente ubriaco, dopo essersi scolato una damigiana da cinque litri di vino la sera precedente, di fronte a quella notizia, perde la testa e si scaglia come una belva contro la malcapitata. Prima la prende a pugni, venendo fermato solo dall’intervento del cognato. Poi afferra un coltello e inizia a minacciarla di volerla fare fuori. E’ accaduto il 9 dicembre scorso, quando i carabinieri della stazione di Rimini – porto sono intervenuti nell’appartamento della coppia per sedare una lite familiare che rischiava seriamente di trasformarsi in una tragedia. La donna, tremante e in lacrime, è stata soccorsa dai militari dell’Arma che, su sua richiesta, l’hanno accompagnata insieme ai figli in una struttura protetta.
E’ solo l’ultimo di un lungo elenco di maltrattamenti, vessazioni, aggressioni e umiliazioni finiti nel fascicolo aperto dalla questura di Rimini a seguita della denuncia presentata dalla vittima. Una vera e propria persecuzione, quella messa in atto da un 39enne albanese nei confronti della moglie sua convivente, sfociato in una denuncia e nell’applicazione, da parte del gip di Rimini, della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa famigliare. L’uomo, inoltre, dovrà indossare il braccialetto elettronico e rispettare il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dalla vittima e il divieto assoluto di comunicare con lei in qualsiasi modo.
Sentita dalle forze dell’ordine, la donna ha ricostruito nel dettaglio il calvario a cui era stata sottoposta. I maltrattamenti era cominciati circa tredici anni fa, anche se a seguito del trasferimento in Italia della coppia per motivi di lavoro, l’atteggiamento aggressivo del marito aveva raggiunto il suo apice. L’uomo, secondo quanto ricostruito dalla vittima, era solito perdere le staffe per i motivi più banali e in quel momento, non di rado, le metteva le mani addosso.