Pubblicato il: 29/06/2013 alle 19:45
La sfida, per ora, conta formalmente non più di cinque concorrenti che vorrebbero accomodarsi sulla poltrona più importante di Palazzo del Carmine e indossare la fascia tricolore a sindaco di Caltanissetta. Ma ve ne sono altri, e sono tanti, che stanno lavorando sottotraccia. Che per ora preferiscono stare dietro le quinte. Che chiedono ad amici, interrogano conoscenti, per sapere cosa ne pensano di un'eventuale corsa alla carica di sindaco.
L'ultimo che ha deciso di scendere in pista è un architetto: si chiama Gregorio Geraci, esponente del Partito socialista Italiano per molti anni, ex segretario cittadino di Forza Italia un tempo vicino all'attuale parlamentare del PdL Alessandro Pagano e oggi candidato indipendente pronto per le elezioni Amministrative del prossimo anno. Indipendente a giudicare da come, in una lettera con cui ha ufficializzato l'intenzione di candidarsi a primo cittadino, ha definito gli altri “soliti candidati di apparato (di destra o di sinistra poco importa)”.
Variegata la gamma del resto dei competitor. C'è l'uscente Michele Campisi (foto 1), in quota centrodestra, che ha annunciato sulla stampa l'intenzione di “bissare” il mandato, convinto che il programma elettorale fin qui svolto sia stato rispettato e che occorra duplicare l'esperienza amministrativa per non spezzare la continuità. Ma negli ambienti del centrodestra, anche fra i banchi di una quasi blindata maggioranza che lo sostiene in Consiglio comunale, c'è qualche malumore per una seconda legislatura Campisi.
Spunta anche il nome di Dario Cammarata, del Fronte Indipendentista per Caltanissetta, un passato da dirigente di un call center che ha rotto gli indugi e in quattro punti ha racchiuso il suo programma: rifiuti, acqua, pulizia e ordine. E Cammarata, in questo suo debutto da aspirante sindaco, vuole pescare preferenze nel mare degli “indipendenti apolitici laboriosi ma insoddisfatti”.
Èsu Facebook che ha iniziato a sondare il terreno, l'avvocato penalista Boris Pastorello (nella foto 2), aprendo dibattiti su varie tematiche col popolo del social network che ha offerto stimoli per convincerlo a varcare l'ingresso di Palazzo del Carmine, coinvolgendo in questo progetto politico un gruppo di professionisti e imprenditori. “Ma sono pronto a fare un passo indietro se c'è un nome alternativo e convincente, a patto che abbia voglia di fare come me”, va ripetendo Pastorello agli amici in questi mesi.
C'è un altro affermato penalista come Sergio Iacona (foto 3)– oggi consigliere nel gruppo misto – che da tempo custodisce nel cassetto la voglia di tentare la scalata al Municipio, ostacolata in passato dai vertici del suo ex partito, Forza Italia prima e PdL dopo. Il nome di Iacona piace a molti, anche negli ambienti della sinistra moderata stanchi di seguire, e subire, le direttive della nomenclatura partitica. Scalda i motori anche Michele Giarratana, uscito dalla Giunta Campisi sbattendo la porta, che col suo progetto “Caltanissetta Protagonista” sta preparando un paio di liste civiche per entrare nel vivo della campagna elettorale.
Il centrosinistra vuole ritornare al governo della città – strappata con Campisi dal centrodestra dopo 12 anni di “bandiera rossa” tra le due legislature Messana e quella Abbate – ma tutto è vincolato e posticipato allo svolgimento del congresso autunnale del Partito Democratico. C'è poi un nodo cruciale da sciogliere: si faranno le primarie o no? Lo scenario primarie aprirebbe una “guerra dei Roses” nel partito. Per l'ala vicina al presidente Crocetta e al suo movimento “Il Megafono” rimbalza sempre il nome di Maria Grazia Bonura (foto 4), mentre gli iscritti al circolo “Centro Storico” vedono bene una figura di equilibrio come l'avvocato Elio Belfiore, docente di Diritto penale all'Università di Foggia.
Una voce in capitolo certamente la pretendono anche i “renziani”, con Vito Margherita (nella foto 5) e Giosal Lo Giudice che a pochi mesi dalla nascita dell'associazione “Big Bang” hanno raccolto molte adesioni che saranno determinanti per contribuire alla scelta del candidato fra i ranghi del centrosinistra e soprattutto fra le mura Pd, magari da selezionare all'interno del movimento dei fedelissimi del sindaco di Firenze.
Non staranno certo anche a braccia conserte i federati al circolo “Guido Faletra”, con Annalisa Petitto (nella foto 6), Francesco Dolce e altri esponenti promotori dell'iniziativa “Il passo avanti” che punta ad aprire un confronto generazionale nel Pd nostrano. Ma da qui alla prossima stagione elettorale c'è da scommettere che non mancheranno i dietrofront, le frizioni dell'ultimora o le novità che nessuno si aspettava.