Pubblicato il: 25/03/2024 alle 19:50
“Non tollererò più illazioni e invenzioni nei miei confronti che mi hanno distrutto l’azienda, la mia vita e quella della mia famiglia, su presupposti totalmente inventati, basati sul nulla o su presupposti tecnici inesistenti. In questa sede comunico che ho sporto querela nei confronti di Cattaneo perché è stata lesa la mia immagine di uomo e di imprenditore”. Lo ha detto l’imprenditore Carmelo Turco oggi rendendo dichiarazioni spontanee all’udienza del processo sul Sistema Montante, che si celebra a Caltanissetta, dove questa mattina era presente anche l’ex leader di Confindustria Antonello Montante. Il riferimento di Turco, imputato nel processo, è al consulente della Procura Antonio Cattaneo che era stato sentito come teste. “Volevo rendere dichiarazioni spontanee – ha detto Turco – in risposta al controesame del consulente della procura Cattaneo nell’udienza del 4 marzo 2024. Il dottore Cattaneo ha stilato delle relazioni in merito alla verifica da parte della Guardia di Finanza nella mia azienda Turco Costruzioni. La mia posizione è stata archiviata anche perché la guardia di finanza aveva emesso nei miei confronti un verbale di 750mila euro, non per evasione, ma per errata applicazione dell’aliquota Irap rispetto alla quale abbiamo anche fatto un ricorso. Ebbene nella sua relazione il dottore Cattaneo più volte scrive, non rilevo sostanziali rilievi, oppure non rilevo criticità degne di nota. Negli stessi controesami il dottore Cattaneo non rileva particolari criticità. Nell’udienza del 4 marzo 2024 lui dice: su certi lavori che Turco ha fatto non c’erano certificati di collaudo, oppure c’erano discordanze tra i rapportini giornalieri e il libro unico. Ebbene intanto mi preme dire che queste dichiarazioni sono non richieste ma soprattutto fondate su presupposti inesistenti, stante anche la poca competenza peraltro dichiarata sulla materia edile dal Cattaneo”. La prossima udienza è fissata per il 15 aprile.