Pubblicato il: 25/07/2013 alle 09:32
Cosa nostra starebbe organizzando un attentato a Palermo, dove sarebbero già arrivati 15 chili di esplosivo. E' quanto avrebbe detto circa un mese fa agli investigatori – secondo alcuni quotidiani – un confidente legato al traffico di droga e ritenuto abbastanza attendibile. L'uomo non avrebbe fatto nomi, ma il maggiore indiziato è il pm Nino Di Matteo, al quale è stata rafforzata la scorta, con l'aggiunta di tre carabinieri del Gis, il Gruppo intervento speciale. Di Matteo, con altri tre colleghi, rappresenta l'accusa nel processo sulla trattativa Stato-mafia ed è sotto procedimento disciplinare per aver confermato in un'intervista l'esistenza delle intercettazioni telefoniche tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l'ex ministro dell'Interno Nicola Mancino.
Immediate le contromisure messe in atto dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. La scorta di Di Matteo è stata rafforzata: sono entrati in gioco anche i carabinieri del Gis (Gruppo intervento speciale). A proteggere il magistrato nei suoi spostamenti ci sono complessivamente, con diversi ruoli, quattro auto blindate. Segnali evidenti di quanto le rivelazioni del confidente siano prese in seria considerazione in ambienti giudiziari.