Pubblicato il: 21/05/2024 alle 10:16
Prosegue lo sciame sismico nell'area dei Campi Flegrei, con oltre 150 terremoti nell'arco di cinque ore circa. Una prima scossa di magnitudo 3.5 è stata avvertita a Napoli. La terra è tornata a tremare a partire dalle 19:51 di lunedì 20 maggio e nei minuti successivi; a seguire un forte fenomeno intorno alle 20:10, con una magnitudo in questo caso di 4.4. Si tratta della scossa di maggiore intensità degli ultimi quaranta anni, la più forte mai registrata da quando è ricomparso il fenomeno del bradisismo ai Campi Flegrei. Il record precedente risale al terremoto del 27 settembre: allora la magnitudo registrata fu 4.2. Un'altra forte scossa di terremoto (magnitudo 3.9) si è poi verificata alle 21:46 e una ennesima, di magnitudo 3.6, alle 23.
Epicentro e profondità delle scosse più forti
La scossa più forte si è verificata a una profondità di 3 km. L'Osservatorio Vesuviano, sede napoletana dell'Ingv, ha localizzato l'epicentro a ridosso della Solfatara, nel comune di Pozzuoli. La scossa è stata avvertita dalla popolazione nei comuni flegrei di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida, e nella città di Napoli, in particolare nei quartieri dell'area occidentale Fuorigrotta, Bagnoli, Soccavo e Pianura, ma anche nella zona collinare e nel centro cittadino, in particolare ai piani alti. Il primo movimento tellurico, invece, è stato di magnitudo 3.5, con epicentro nel comune di Pozzuoli (Napoli) a una profondità di 3 km.
Lo sciame sismico
Dopo la scossa delle 20:10 – che era stata preceduta da uno sciame sismico partito alle 19:51 – si sono susseguite molte scosse di minore intensità e comunque di magnitudo non elevata. In particolare, alle 19:56 di magnitudo 1.8, alle 20:09 di 1.5, alle 20:12 di magnitudo 1.0 e alle 20:16 di 1.2.