E' arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia, per la consigliera comunale Adriana Ricotta, che il suo partito, l'Udc, avrebbe appoggiato la candidatura di Michele Giarratana a sindaco di Caltanissetta. Ad annunciarlo è stato il presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè dalla Sala Convegni dell'Hotel San Michele dove si stava tenendo la manifestazione per la presentazione ufficiale del candidato sindaco del centro destra. A quanto pare infatti, Adriana Ricotta, che da sempre si è battuta in consiglio in nome del partito dove era stata l'unica eletta, non era stata neanche contattata. Per questo la consigliera, dopo un duro scontro con il segretario cittadino Alfredo Fiacabrino, ha deciso di dichiararsi indipendente.
"Non ci sono mai state riunioni dove sono stata convocata come figura istituzionale – ha dichiarato Adriana Ricotta – anche perché l’unica figura che rappresenta il partito sono io. Non ho avuto interlocuzioni con il fronte del centro destra. Non ho nulla contro nessuno ma mi ha fatto specie che queste dichiarazioni siano state fatte dal presidente dell’Ars che è di Forza Italia non del mio partito. Forse l’Udc è diventata appendice di Forza Italia? per il resto non sono mai stata convocata, non ci sono mai state riunioni dove c’erano rappresentanti istituzionali, non sono a conoscenza di accordi con Forza Italia. Non devo niente a nessuno sono una persona libera, sono una cattolica moderata e non posso sposare una decisione arrivata dall’alto. A questo punto mi dichiaro indipendente. Dopo questi fatti che mi hanno illuminato su queste alleanze mi discosto da questa politica e da questo questo candidato sindaco con il quale non ho nulla di personale. Per me la politica è servizio, non è né poltrone, né altro perché sono una professionista e non vivo di politica. La politica deve essere chiarezza e dare un quadro chiaro ai cittadini. Per quanto riguarda il candidato sindaco, che avrà il mio appoggio nei prossimi giorni, farò un comunicato che sarà espressione del volere del popolo e degli elettori. Quello che è successo nel mio partito in queste ore mi ricorda quando nell'era periclea, per annientare il nemico considerato temibile, o si faceva finta che non esisteva o si scriveva su una tavola il nome di quel nemico, in modo tale che non fosse preso in considerazione. Purtroppo certe persone utilizzano la politica dell’ostracismo per fare fuori l’avversario".