Pubblicato il: 18/12/2013 alle 18:07
Un emendamento proposto dai deputati Giuseppe Milazzo (Pdl) e Vincenzo Figuccia (Misto), e firmato da tutti i componenti della commissione Affari istituzionali dell'Ars, prevede la proroga di due mesi per i commissari straordinari delle Province, anziché sei mesi come prevede il testo del governo Crocetta.
Il Movimento 5 Stelle all'Ars alza la voce contro quella che definisce la “sindrome di Penelope” di Palazzo dei Normanni, che mira a scucire quanto tessuto con enorme fatica a inizio d'anno: “La patata bollente sugli Enti cancellati dalla legge regionale viene accantonata col proposito di discuterla dopo la finanziaria ed il bilancio, ma con il reale intento di boicottare la riforma”.
“Oggi – afferma il deputato 5 Stelle Francesco Cappello – dopo l'ennesimo testo di riscrittura del disegno di legge sull'abolizione delle province e la riforma degli enti locali, è passata, col solo nostro voto contrario, la richiesta avanzata da Malafarina e Formica di rinviare la discussione del testo e degli oltre trecento emendamenti proposti nella giornata di ieri sui liberi consorzi a dopo l'espressione del parere sulla finanziaria e bilancio da parte della commissione”.
“E' evidente, a questo punto, che a parte il Movimento 5 Stelle, tutte le forze politiche, con in testa il governo, mirino ad intorbidire le acque per agevolare il ritorno alle Province. Non è un caso il fatto che su questa materia chi ha le idee più confuse sia proprio il governo, che da paladino dell'abolizione delle Province adesso è il maggior supporter della proroga dei commissari straordinari”.
“Siamo alle solite – chiosa Cappello – Sulla stampa si dichiarano sempre e solo buone intenzioni ma nei fatti è solo il Movimento 5 Stelle che mantiene gli impegni con gli elettori. A questo punto – afferma Salvatore Siragusa – la classe politica siciliana ha tirato giù la maschera, rendendo palese la volontà di ripristinare le Province anche perché approvare una riforma entro il 31 dicembre è al momento realisticamente un autentica utopia”.