Dopo i quattro casi di brucellosi che si sono verificati a Caltanissetta negli ultimi due pesi, con pazienti ricoverati all'ospedale Sant'Elia, di cui una in gravidanza, abbiamo intervistato il dottore Giovanni Mazzola, direttore della Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive del presidio ospedaliero Sant’Elia e consigliere nazionale della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali ( SIMIT )
Dottore Mazzola, cos'è la brucellosi?
La brucellosi è una zoonosi (cioè una malattia infettiva degli animali trasmissibile all’uomo) causata da un batterio gram negativo del genere brucella.
Come si contrae la malattia?
La fonte più frequente di infezione è costituita dagli allevamenti di animali infetti e dai prodotti caseari crudi. E’ frequente soprattutto nelle zone rurali ed è anche una malattia professionale di macellai, veterinari, cacciatori, contadini, fattori, allevatori e tecnici di laboratori microbiologici.
Quindi a cosa bisogna stare attenti per evitare di prendere la malattia ?
Le fonti di trasmissione all’uomo sono:
-Il contatto diretto con secrezioni ed escrezioni di animali infetti
-L’ ingestione di carne poco cotta, latte crudo, o prodotti lattiero-caseari contenenti microrganismi vitali
-L’inalazione occasionale per aerosol di materiale infetto
-Molto raramente può avvenire la trasmissione da persona a persona
Come si può prevenire ?
La prevenzione della brucellosi viene effettuata: tramite la pastorizzazione del latte che elimina la capacità infettiva della brucella. I formaggi ottenuti da latte non pastorizzato e prodotti da meno di 3 mesi possono essere contaminati e quindi e non devono essere consumati dall’uomo. In italia esistono programmi di sanità pubblica volti a rilevare le infezioni negli animali, eliminare gli animali infetti e vaccinare i giovani bovini e suini sieronegativi. In particolare presso l’assessorato alla sanità siciliana è attivo il servizio 1 che ha specifiche competenze sulla sanità animale soprattutto in tema di prevenzione e contrasto alle zoonosi. La brucellosi è una malattia soggetta a denuncia obbligatoria da segnalare al servizio di Igiene pubblica competente al fine di potere agire sui focolai riguardanti gli animali infetti .
Quali sono i sintomi e qual è il periodo di incubazione?
l periodo di incubazione per la brucellosi va da 5 giorni a diversi mesi ed è in media di 2 settimane. L'esordio può essere improvviso, con brivido e febbre, cefalea grave, dolori articolari e lombari e malessere generale . Oppure l'esordio può essere più insidioso, con lieve malessere, dolori muscolari, cefalea , sudorazioni notturne e febbricola.Sono presenti anche splenomegalia ed epatomegalia .
La malattia può essere mortale?
La brucellosi è fatale in meno del 5% dei pazienti, di solito come conseguenza di gravi complicanze.
Quali sono le possibili complicazioni?
Le complicanze più gravi sono quelle dovute alla localizzazione della brucella in altri organi come il cervello , il cuore, il fegato e le ossa
Come si arriva alla diagnosi e come si cura?
Il sospetto diagnostico deriva dal quadro clinico e dall’anamnesi di possibile esposizione a materiale o cibi potenzialmente infetti. La conferma diagnostica si avvale di test sierologici, colturali e di amplificazione genetica La cura consiste in una terapia antibiotica specifica che deve essere effettuata per 6 settimane ma che può durare anche alcuni mesi nel caso di localizzazioni in altri organi. Esiste un vaccino per gli animali ma non per l’uomo.