Pubblicato il: 24/01/2019 alle 22:06
Il suo volto oggi era su tutti i giornali nazionali. Un viso bellissimo e la pelle scura, una divisa splendidamente portata. Il corazziere di cui tutti oggi parlavano per aver accolto il Ministro degli Interni Matteo Salvini al Quirinale è originario di Serradifalco. Una storia, la sua, che sembra una favola. Già un anno fa i giornali avevano parlato di lui per essere il primo corazziere di colore nella storia del picchetto in alta uniforme alla residenza del capo della Repubblica. In pochi sapranno però che il giovane è di Serradifalco, in provincia di Caltanissetta. Nato in Brasile 28 anni fa fu adottato dalla coppia di Serradifalco quando aveva un anno. Con lui arrivò in Italia anche la sorella, di poco maggiore in età.
In Sicilia Marcello è cresciuto, ha frequentato le scuole, ha conseguito la maturità scientifica. Ma sopratutto ha coltivato il sogno di entrare a far parte del reggimento Corazzieri, la guardia d'onore della Presidenza della Repubblica. Per questo, forte del suo metro e 96 centimetri di altezza, ha sostenuto il concorso per entrare nell'Arma dei carabinieri, di cui i Corazzieri fanno parte.
Quindi il corso di addestramento, le selezioni fisiche e attitudinali, la specializzazione e il perfezionamento. Due anni di duro lavoro nel reparto, fino ad arrivare ad essere selezionato per il picchetto d'onore, la formazione scelta dei corazzieri che prestano servizio in occasione degli appuntamenti più importanti del Presidente. Come la visita di Papa Francesco al Quirinale di un anno fa, in occasione della quale il mondo ha potuto finalmente conoscere il primo corazziere italiano di colore.