Pubblicato il: 18/02/2023 alle 08:21
Il 10.02.2023 i militari della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Caltanissetta, unitamente a personale della Sezione Ambiente e Sanità della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta, hanno eseguito, nell’ambito delle indagini preliminari, un’ordinanza di custodia cautelare che sottopone agli arresti domiciliari quattro soggetti residenti a Sommatino e Delia, a carico dei quali il GIP ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza in ordine alla costituzione di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti. I quattro arresati sono Angelo Montesanto, 70 anni, Gioacchino Montesanto, 42 anni, entrambi di Sommatino, Paolo Condello, 32 anni e Raimondo Giovanni Grasta, 55 anni, entrambi di Delia. Il provvedimento trae origine da un’ampia e articolata attività investigativa iniziata nel 2021 con il coordinamento della Procura della Repubblica di Caltanissetta e avrebbe consentito di individuare una presunta attività organizzata di raccolta e stoccaggio di un ingente quantità di rifiuti di diverso genere in un’area di circa 3000 m2 nel Comune di Sommatino e in un deposito nel Comune di Delia.
In particolare gli indagati avrebbero posto in essere operazioni sistematiche al fine di trasformare i siti sopra indicati in veri e propri depositi non autorizzati per lo smaltimento. Gli investigatori hanno analizzato la modalità di raccolta dei rifiuti, consistenti in rifiuti urbani, rifiuti speciali, rifiuti urbani pericolosi, tra cui arredamenti, elettrodomestici e autovetture destinate alla rottamazione, che giornalmente gli interessati ritiravano o ricevevano da privati e aziende insistenti sul territorio. Nelle aree interessate, gli indagati avrebbero poi posto in essere una vera e propria attività di selezione, tesa ad individuare quali materiali destinare alla successiva commercializzazione a ditte terze e quali, invece, accantonare definitivamente nel sito, provvedendo, talvolta, al loro smaltimento mediante combustione, causando il rilascio nell’atmosfera di fumi potenzialmente tossici per la salute. Il tutto in assenza dei prescritti titoli autorizzativi, integrando la condotta dei reati a loro ascritti e rendendo necessario il sequestro delle aree interessate.
Continua così l’attività repressiva dell’Arma verso i reati ambientali, che dalle evidenze investigative risultano sempre più frequenti. Negli ultimi mesi, è stata incessante l’opera di monitoraggio del territorio da parte dei Carabinieri di Caltanissetta, che ad ottobre 2022, grazie ad un imponente dispositivo dispiegato nella giurisdizione, in Delia e Bompensiere, avevano deferito in stato di libertà 2 persone, titolari – rispettivamente – di un’azienda ortofrutticola e di un’impresa edile, per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, con il conseguente sequestro di due aree rispettivamente di 1700 metri quadrati di superficie e di 2500 metri quadrati, oltre ad aver delimitato, ai fini della successiva bonifica, quattro aree demaniali, per un totale di circa 7000 metri quadri, sulle quali erano stati rinvenuti cumuli di rifiuti, anche speciali pericolosi, in parte riconducibili ad attività di demolizione edilizia. Nel Novembre 2022, inoltre, la Sezione Operativa del N.O.R.M. di Caltanissetta, congiuntamente alla Sezione Ambiente e Sanità della Procura della Repubblica nissena, avevano tratto in arresto sei soggetti appartenenti al medesimo nucleo familiare, destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, per aver creato in un’area demaniale, destinata ad ospitare la stazione ferroviaria del Comune di Sommatino, una discarica abusiva, già sottoposta a sequestro preventivo nel 2021, ove lo smaltimento avveniva tramite la commercializzazione, quando possibile, o attraverso la loro combustione.