Pubblicato il: 12/09/2014 alle 14:34
Del futuro della Raffineria s'è discusso durante un vertice svoltosi presso la sede di Confindustria Centro Sicilia in Caltanissetta, in particolare sulla delicata questione economico-occupazionale che interessa il sito industriale di Gela, alla luce del nuovo progetto di sviluppo produttivo di Eni per il territorio.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti di Confindustria, ai diversi livelli interessati, nelle persone di Rosario Amarù, Carmelo Turco e Marco Venturi, i segretari generali di CGIL, CISL e UIL, Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro, e per la Raffineria di Gela, Carlo Guarrata, nuovo Amministratore Delegato, e Massimo Lo Faso. I rappresentanti degli industriali hanno sottolineato l’importanza dell’incontro, fortemente voluto da Confindustria per favorire il confronto tra le componenti economico-sociali locali in vista del comune obiettivo di una auspicata e tempestiva ripresa delle vicende produttive e occupazionali nel sito di Gela. La presenza dei vertici della Raffineria di Gela al tavolo è testimonianza concreta della sensibilità dell’azienda rispetto all’intero territorio gelese, anche a fronte del mutato scenario imprenditoriale che la riguarda.
Per questo, Confindustria ha invitato il Sindacato e le imprese dell’indotto a continuare ad affrontare in maniera responsabile le diverse problematiche in discussione, cogliendo le opportunità derivanti da un cambiamento in atto, necessario quanto utile, che mira a favorire un nuovo corso delle relazioni industriali e la crescita culturale ed imprenditoriale delle imprese gelesi. Confindustria ha ribadito che, insieme alle altre parti sociali, è necessario che tutti i soggetti interessati collaborino attivamente per consentire a chi fa impresa nell’area nissena e, in particolare, a Gela di realizzare gli investimenti annunciati secondo regole chiare e tempi certi.
Le Confederazioni sindacali hanno chiesto un programma specifico dei lavori che tutte le aziende del Gruppo Eni operanti nel territorio di Gela stanno generando e appaltando, così da definire in brevissimo tempo i carichi di lavoro necessari all’esecuzione delle opere. Le Confederazioni altresì hanno proposto alle parti presenti una specifica unione di intenti nel rapporto con le Istituzioni pubbliche, poiché l’esperienza dei tempi per l’ottenimento delle autorizzazioni non può essere dimenticata e per tale ragione si è chiesto particolare attenzione all’autorizzazione, ad oggi assente, di un importante lavoro di bonifica – riguardante l’ex impianto ISAF – pari a circa 50 milioni di euro, che metterebbe in moto l’utilizzo di personale della lista di disponibilità al momento interessato da ammortizzatori sociali. In questo caso, l’autorizzazione è competenza diretta dell’Assessorato regionale all’Ambiente, ad oggi inadempiente.
L’AD Guarrata ha anticipato alle parti sociali il pronto riavvio da parte di Raffineria dei lavori attinenti allo smantellamento di carpenterie metalliche e tubazioni presso la diga foranea, che consentirà all’impresa aggiudicataria dell’appalto di impiegare lavoratori al momento fuoriusciti dal ciclo produttivo. L’AD di Raffineria, a fronte delle richieste sindacali sul punto, ha inoltre confermato che le imprese del Gruppo attive nel territorio (EniMed e Syndial) saranno coinvolte nel progetto di rilancio economico e occupazionale che riguarda l’area. All’incontro erano presenti anche le aziende Sicilsaldo ed Ergomeccanica, alle quali il Sindacato confederale ha chiesto di continuare nel percorso intrapreso con i Segretari di categoria dei metalmeccanici, finalizzato ad un accordo quadro che consenta l’assunzione del personale della lista di disponibilità.
Le parti tutte sono consapevoli che il superamento della mono-committenza e l’incremento degli indici di produttività ed efficienza favorirà lo sviluppo economico delle imprese, generando lavoro e occupazione nel territorio di Gela.