Pubblicato il: 14/05/2014 alle 07:00
Presi a bastonati da un branco arrivato a bordo di una Fiat Uno bianca. L'ombra della spedizione punitiva a sfondo razzista aleggia su una serie di aggressioni avvenute in questi giorni a Caltanissetta che hanno mandato in ospedale diversi stranieri, tre dei quali di nazionalità pakistana hanno denunciato di aver subìto una aggressione da parte di una gang che ha agito in pochi minuti in tre zone del centro storico del capoluogo.
I brutali pestaggi si sono verificati nella tarda serata di lunedì. I tre pakistani erano da soli quando sono stati avvicinati da cinque balordi scesi da un'auto – indicata come una Fiat Uno – di colore bianco. Uno degli immigrati è stato bloccato e massacrato di botte in via Roma, nel rione San Francesco, il secondo è stato picchiato in via Re D'Italia e il terzo colpito a bastonate alla Badia. Tutti e tre mentre passeggiavano per le deserte vie del centro storico. Ma sembra che altri immigrati che vivono a Caltanissetta hanno subìto lo stesso trattamento: si tratterebbe di quattro afgani e di un nigeriano che però non hanno formalizzato denuncia. Anche loro picchiati con spranghe e bastoni dalla spietata banda.
Un vero assalto che ha tutti i contorni di un'azione xenofoba messa a segno da aggressori probabilmente di nazionalità italiana, come hanno riferito i tre pakistani che sono finiti al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia. Il più grave delle vittime ha riportato la frattura al setto nasale e 20 giorni di prognosi. Il pakistano ha raccontato di essere stato più volte colpito al volto e di non essere riuscito a scappare dalle grinfie del branco che alla fine lo hanno lasciato esanime per terra, risalendo sulla famigerata Uno bianca per andare alla ricerca di un altro straniero da picchiare. Per gli altri due pakistani che si sono fatti medicare in ospedale, la prognosi è di 10 e 7 giorni per contusioni e traumi alle costole, al torace e agli arti. Grazie all'ausilio di un interprete, i tre cittadini pakistani hanno riferito dettagli coincidenti sul numero degli aggressori e sul modello e colore di vettura: la Uno bianca, che richiama passate cronache criminali.
Precisi particolari che lasciano ipotizzare come i tre pestaggi sono stati compiuti dallo stesso branco in un brevissimo arco temporale. La stessa auto con cinque uomini sopra, domenica mattina, è stata notata da alcuni passanti transitare per le vie del centro. E a giudicare dai tratti somatici, si tratterebbe di italiani. Un dettaglio non indifferente che agevola le indagini affidate alla Squadra Mobile, che sta seguendo il caso con particolare attenzione. Gli autori della scorribanda potrebbero avere le ore contate, ma chi indaga non esclude che possa trattarsi di forestieri che hanno fatto tappa a Caltanissetta sapendo dell'esistenza di una folta colonia di immigrati che abita nei quartieri più antichi della città e non soltanto nei centri di accoglienza.
Episodi inquietanti, che arrivano a pochi giorni di distanza dall'arresto di un nigeriano che sabato scorso ha tentato di violentare una ragazza all'interno di un supermercato che ha suscitato parecchia indignazione fra i nisseni, divisi sul dibattito pro e contro sulla convivenza con gli immigrati nel capoluogo. Mai, prima dell'altra notte, s'erano registrati fatti come queste furibonde aggressioni. Soltanto un anno e mezzo fa alcuni profughi ospitati all'Istituto Testasecca di viale della Regione denunciarono di essere stati “impallinati” da un cecchino che sparava con una carabina a salve da un'auto in corsa. Un caso allora rimasto isolato.