Pubblicato il: 02/10/2014 alle 10:31
Gli studenti dell’istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Mario Rapisardi” di Caltanissetta hanno invitato i rappresentanti della giunta comunale per inaugurare, insieme a loro, l’inizio di un nuovo anno scolastico.
A presenziare l’incontro con la IV classe “Settore Turismo” e tutte le V classi è stata l’assessora e vice sindaco Marina Castiglione che ha ascoltato con attenzione le considerazioni rivolte dagli studenti. Domande e argomentazioni che i giovani auspicano possano uno strumento utile per la programmazione pubblica.
Molte le esigenze avvertite dagli studenti del dirigente Santa Iacuzzo che, per il prossimo futuro, non vedono altra via se non quella dell’abbandono della propria provincia di origine.
“Molti di noi dopo gli esami di maturità – hanno spiegato in una lettera aperta – saranno costretti a lasciare la nostra città per continuare gli studi all’università o per cercare lavoro altrove”. Un fatto che né i docenti né gli alunni hanno intenzione di accettare con rassegnazione ma, al contrario, rimangono alla ricerca di “soluzioni possibili per poter vivere il presente e guardare con ottimismo al futuro nonostante le parole disoccupazione, crisi economica siano drammaticamente presenti nella nostra mente”.
L’istituto Rapisardi è molto attivo nella ricerca di un contatto tra il mondo della scuola e quello professionale per far “respirare” agli allievi un’aria nuova di quel mondo a loro sconosciuto e, al contempo, valorizzare le proprie risorse umane offrendo alle aziende di scoprire i giovani volenterosi che si immetteranno nel mondo del lavoro.
Uno degli obiettivi che la scuola intende raggiungere, infatti, è quello di “non far perdere la speranza di ottenere una politica attiva vicina ai cittadini, basata sui principi della legalità e della democrazia e far sì che non si perda l’amore per la nostra cultura”.
“Riappropriarsi dell’identità di persone e cittadini attivi”, un impegno che può essere raggiunto soltanto con una cooperazione sinergica tra l’amministrazione pubblica e gli studenti abbandonando quelle “sterili lamentele di chi non fa altro che elencare problemi senza trovare la forza, il coraggio e le risorse necessarie per risolverli”.
“Noi giovani – hanno concluso gli allievi – chiediamo soluzioni concrete, crediamo, infatti, che l’impegno comune possa cambiare la situazione attuale attraverso la creazione di uno spazio dinamico dove prendere coscienza della nostra cittadinanza”.