Pubblicato il: 29/01/2019 alle 21:52
Celebrata nell'aula magna del Liceo Classico, Linguistico e Coreutico "R. Settimo" un coinvolgente incontro, animato dalle donne ospiti in trattamento riabilitativo nella comunità terapeutica “ La ginestra“, costola dell’Associazione Casa Famiglia Rosetta presieduta da padre Vincenzo Sorce, che hanno aiutato gli studenti ad affrontare il tema dell’Olocausto, declinandolo in modo del tutto originale sulle orme della filosofa di origine ebraica e suora carmelitana Edith Stein, morta il 9 agosto 1942 ad Auschwitz. Ha introdotto l'incontro la responsabile della comunità” La ginestra”, la dott.ssa Adele Emanuela Cutaia, che ha fatto comprendere agli studenti come le azioni che la comunità intraprende siano tese a far riacquistare le life skills a chi ha smarrito la strada e ha voglia di ritrovarsi, anche attraverso l'arte e la musica.
Le donne della comunità, attraverso il laboratorio di teatro e musicoterapia diretto dall'operatrice Stefania Cantella, hanno messo in scena un'intensa rappresentazione teatrale estrapolata dal testo della filosofa, “Il castello dell’anima”, sulle orme dell'esperienza di santa Teresa d'Avila, cantando anche insieme ai ragazzi del coro del Liceo ” La vita è bella” di Nicola Piovani, accompagnati al pianoforte dall'alunna Rebecca Mattina.
Gli studenti Giulia Bruno, Giulia Carlino e Geremia Mangione, guidati dalla prof.ssa Angela Baiomazzola, hanno proposto intese letture, interpretandole in modo assai partecipato in un'aula magna silenziosissima e attenta.
Un video che racconta del tragico naufragio dell'11 ottobre 2013, costato 268 morti, ha riportato al presente gli studenti, grazie alle parole del dott. Bartolo, il medico di Lampedusa, tratte dal libro "Lacrime di sale" che sono state fatte risuonare a testimonianza di come gli echi della violenza si continuino a sentire anche nella realtà che stiamo vivendo. L'incontro, coordinato dalla Dirigente Irene Cinzia Maria Collerone, è nato per iniziativa del dipartimento di Storia e Filosofia.