Pubblicato il: 05/04/2019 alle 21:03
Un nuovo murales è stato realizzato a Delia, sulla superficie del
"bastione" che si trova lungo la via Caltanissetta.
Il murales si chiama "arrivotu" e rappresenta la ruota di un carretto
siciliano carico di paglia e una giara.
L'opera fa parte del progetto video pittorico "Transumanze" dell'urban
artist Alberto Ruce e della videomaker Carla Costanza.
<Oggi Delia si arricchisce di una nuova opera d'arte – ha commentato
il sindaco Gianfilippo Bancheri. "Transumanze" è un progetto
originale. Rappresentare le città e le campagne e quel che resta dope
le migrazioni e le micro migrazioni di persone, il vuoto che queste
lasciano, la perdita delle tradizioni, l'abbandono dei luoghi non solo
è interessante ma anche socialmente utile e culturalmente
stimolante>>.
<<L'idea – spiega Carla Costanza – nasce da un adattamento allo stile
pittorico di Alberto Ruce che dipinge con varie trasparenze, tono su
tono, con immagini evanescenti, per rappresentare un mondo, quello dei
pastori, dei contadini, di alcuni paesini. che con le "micro
migrazioni vengono abbandonati, delle tradizioni che stanno
scomparendo>>.
Per l'assessora alla Cultura Piera Alaimo <<la tecnica pittorica di
Alberto Ruce, con le bombolette spray, è una novità assoluta per
Delia. Ed anche il loro modo di rappresentare le cose, oggetti
minimali, trasparenti è interessante e invita a fare delle riflessioni
sul nostro paese e sulle nostre campagne>>.
Durante Il loro tour, partito dalla Sicilia, e che toccherà diversi
luoghi, Carla e Alberto, cercheranno di fermare il tempo e la vita
rurale di una volta, raccontando una realtà che sta scomparendo.
Lo faranno con i muralese "trasparenti" e con un video documentario,
con i mezzi e con i linguaggi a loro più congeniali. La loro non vuole
essere però – tengono a precisare i due artisti – ne una critica ne
una denuncia della realtà che rappresentano.
Emerge dal racconto dei due autori di "Transumanze" l'attaccamento
alla terra, una terra <<che viene abbandonata, spopolata, impoverita –
dice Alberto – dove si è perso ormai il contatto con gli animali, con
le cose, con la natura>>.
Carla e Alberto sono entusiasti del loro progetto e della loro
esperienza. <<Stiamo vivendo dei momenti emotivamente molto forti –
racconta Carla. Siamo delle pecorelle che si spostano. Oggi a Delia e domani in un altro luogo.
Anche noi siamo transumanti. Ci fermiamo,
facciamo un disegno, un video e poi ce ne andiamo. Le persone dapprima
ci guardano quasi con freddezza, poi invece ci accolgono con più
calore e si mettono a parlare con noi. Ci adottano quasi. Ecco cosa
succede. Si instaura un rapporto umano d'altri tempi, che solo quì in
questi luoghi, come Delia, si può ancora ritrovare. Forse portiamo un
pò di curiosità, n pò di allegria>>.
I due artisti hanno annunciato che ritorneranno per proiettare il
documentario e per organizzare una mostra fotografica del tour in
Sicilia.