Fabio Puzzanghera (Uil Poste)
“Poste Italiane sta procedendo in queste ore con licenziamenti e contestazioni di addebiti verso un numero considerevole ma imprecisato di dirigenti, responsabili, lavoratori”. Lo dichiara il segretario provinciale Uil Poste, Fabio Puzzanghera, che in una nota spiega come “a seguito della “opacità” dei comportamenti – messi in luce da un’inchiesta giornalistica sin dal maggio 2015 – relativi alla correttezza e regolarità delle procedure di Poste Italiane sulla rilevazione della qualità del recapito postale che rischia di incrinare pericolosamente la “fiducia” dei cittadini nei confronti della più grande azienda di servizi del nostro Paese recentemente collocata in borsa”.
Secondo l'esponente sindacale della Uil “non può sfuggire all’evidenza che, se confermata l’ampiezza e la dinamica complessiva degli episodi oggetto della inchiesta, siamo di fronte ad un vero e proprio sistema teso a truffare sistematicamente erario, cittadini e lavoratori onesti. Fare chiarezza, quindi punire e licenziare gli eventuali responsabili – innanzitutto a partire dai dirigenti – diventa un obbligo civile verso il Paese e verso tutti quei lavoratori onesti che hanno reso Poste Italiane degna della fiducia dei cittadini”.
La UILPOSTE territoriale da tempo denuncia, agli organi competenti interni all’Azienda ed all’opinione pubblica della provincia nissena, una “preoccupante gestione del servizio recapito postale” che a questo punto necessita di una ulteriore verifica interna, se i dati ufficiali della qualità del servizio continuano a non trovare corrispondenza nella percezione da parte di utenza ed istituzioni, la stessa istituzione che intervenne a seguito della nostra forte denuncia attraverso la “VII commissione Consiliare del Comune di Caltanissetta” alla
quale oggi rinnoviamo il nostro plauso”, aggiunge Fabio Puzzanghera che conclude: “Invitiamo infine i cittadini a fare le giuste distinzioni fra i tantissimi impiegati onesti che svolgono il proprio lavoro con diligenza e nel rispetto delle direttive impartite da Poste Italiane e quelli che invece adottano comportamenti non consoni alle stesse per trarre profitti e benefici personali”.