Pubblicato il: 11/09/2014 alle 11:19
“Questo coordinamento cittadino ritiene di dover sintetizzare alcuni dati politici che sono emersi nella seduta di bilancio dove è stato approvato il bilancio consuntivo dell’anno 2013 ed il regolamento IUC con le relative aliquote TASI e TARI per l’anno 2014. L’approvazione del bilancio consuntivo 2013 da parte del Consiglio Comunale, ha confermato il giudizio politico sulla bontà ed efficienza della programmazione dell’Amministrazione Campisi, che ha reso il nostro Comune finanziariamente sano, rendendolo capace di gestire serenamente emergenze come quella attuale, del trasporto pubblico, disponendo di una solida base finanziaria”. Il coordinamento cittadino di Nuovo Centrodestra Caltanissetta esprime perplessità sull'approvaazione delle tasse comunali. In un documento del coordinatore Giuseppe Rap, infatti, dice: “Peccato che tutto ciò emerga politicamente solo oggi, quando invece in passato, rincorrendo una autodistruttiva esigenza di abbattere a tutti i costi l’avversario politico individuato nell’Amministrazione Campisi, i bilanci erano approvati dai Commissari. Oggi senza l’assillo del nemico da abbattere ad ogni costo, finalmente anche le forze dell’allora opposizione, si sono potute togliere il velo dagli occhi e mostrare una ritrovata onestà intellettuale. Andando al dato politico relativo all’avvenuta pressocchè unanime approvazione dei regolamenti e delle relative aliquote da parte del Civico Consesso, questo Coordinamento, è stato, ed è critico sul documento di programmazione finanziaria proposto dall’Amministrazione Ruvolo, ed anticipa che lo rimarrà fino a quando non sarà interessato dai necessari correttivi che abbiamo richiesto con forza per renderlo meno gravoso sui cittadini ed imprese, che colgano gli indirizzi di spending rewiew con contestuale recupero di risorse da fonti diverse dai Contribuenti, da noi più volte suggeriti, in quanto con successo applicati dall’Amministrazione passata, che è riuscita, grazie al proprio diretto ed incisivo intervento politico a garantire uno dei carichi fiscali più bassi d’Italia.
“Riteniamo infatti, oggi più che mai, dannoso cambiare indirizzo con azioni che vanificherebbero gli sforzi di rilancio programmati nel lustro precedente, con ciò cogliendo l’accorato appello di Cgil, Cisl ed Uil ai sindaci di mantenere su valori bassi i livelli di tassazione per non danneggiare il già fragilissimo equilibrio del tessuto sociale, sindacati che, sembrano, a livello locale, gli unici interessati al problema. Il Coordinamento concorderà la propria rigorosa linea con il gruppo Consiliare, affinché quest’ultimo colga l' opportunità che si presenteranno nelle prossime sedute di bilancio, dove dovrà far pesare il proprio ruolo di opposizione, benché sempre più solitaria, e che registra un tessuto sociale forse troppo stanco per reagire, un incredibile silenzio su operazioni come la afflittiva manovra fiscale che si sta varando. E’ curioso, infatti in questo ambito, registrare l’assordante silenzio da parte dei comitati spontanei (sempre professatisi senza colore politico), nei confronti di uno strumento che aumenterà il carico fiscale su cittadini ed imprese in un momento delicatissimo di crisi economica”, aggiungono i membri del coordinamento di Ncd.
“Sono lontani i tempi delle battaglie che li vedevano in prima linea, contro l’Amministrazione Campisi, manifestare nelle piazze per l’abbattimento della TARSU. Come usava dire il compianto Indro Montanelli, “delle due l’una”: o hanno tutti maturato una rinnovata consapevolezza della necessità di pagare le tasse, che speriamo resista all’arrivo delle cartelle esattoriali, o i cittadini, che dicevano di rappresentare, hanno visto registrare un aumento dei propri redditi in controtendenza alla crisi.
L’NCD non può quindi sottrarsi al dovuto e deciso intervento politico contro una manovra tanto “frettolosa” quanto offensiva per la cittadinanza, che tradisce un approccio pregnato da lacunosa connotazione politica di una amministrazione ed una maggioranza che insistono nel pretestuosamente celare a mezzo dell’alibi di dover adempiere alle volontà della Regione e dello Stato, la propria incapacità di adottare veri e concreti strumenti virtuosi di reversione della spesa e di corretto utilizzo delle risorse.