Pubblicato il: 25/02/2014 alle 19:01
“Sciacallaggio mediatico”. Così lo staff della direzione dei lavori incaricata del restauro della Vara dell'Ultima Cena bolla le notizie pubblicate da alcuni quotidiani sull'intervento di ripristino del gruppo sacro, che è stato interrotto tempo fa a causa del mancato pagamento della fattura relativa ad un acconto versato alla ditta Partenope Restauri dal ceto dei panificatori. Somma che, secondo la direttrice dei lavori Elena Vetere, non era in grado di coprire le spese vive. In questi mesi è stata avviata una colletta, ma sono stati raccolti appena 200 euro. Resta da capire se a causa di questi intoppi la vara dell'Ultima Cena, quella con più personaggi, potrà sfilare per la processione del Giovedì Santo.
Ecco il documento diffuso dalla segreteria organizzativa incaricata del restauro.
“In merito agli articoli pubblicati in queste ultime settimane nei quotidiani locali relativi al restauro del gruppo statuario dell’Ultima Cena del giovedì santo, la Direzione dei Lavori porta a conoscenza che le comunicazioni pubblicate non hanno alcun fondamento e quindi raccolte da chi poco conosce la realtà dei fatti. Le notizie ufficiali sull’argomento e sullo sponsor che ha finanziato l’intervento di maquillage (del quale sarà reso noto il nome che non rimarrà di certo anonimo come espressamente scritto nei summenzionati articoli) saranno dall’ufficio stampa preposto diramate nei prossimi giorni. Sono da considerarsi, inoltre, del tutto inventate anche le cifre economiche necessarie per l’intera operazione, pertanto, le comunicazioni provenienti da altre fonti non ufficiali saranno da considerarsi pure illazioni.
Tale comunicazione nasce dall’esigenza di porre fine ad una vera e propria azione di “sciacallaggio mediatico” sorta in queste ultime settimane intorno al menzionato intervento di restauro”.
IN COPERTINA: La vara dell'Ultima cena fotografata da Antonio Caffo