Pubblicato il: 22/05/2023 alle 17:59
Il giudice monocratico Marco Milazzo ha assolto il sindaco di Resuttano dall’accusa di corruzione elettorale con la più ampia formula assolutoria: perché il fatto non sussiste. L’attuale sindaco di Resuttano, Rosario Carapezza, era accusato di aver illecitamente autorizzato diversi cittadini al taglio indiscriminato di alberi con apprensione diretta della relativa legna. A giudizio dell’accusa, si era perpetrato un sodalizio criminoso che prevedeva detta autorizzazione al taglio degli alberi con lo scambio di voti nella prossima tornata elettorale. Invero, i fatti si sono verificati tra aprile e maggio 2017 mentre nel giugno successivo, sarebbero state espletate le elezioni amministrative.
Era stata l’opposizione politica che aveva tuonato nei comizi elettorali e i Carabinieri della stazione di Resuttano avevano prontamente avviato le indagini sottoponendo ben 14 testimoni a diversi interrogatori. In dibattimento l’imputato, per mezzo del suo difensore, avvocato Calogero Buscarino, ha dimostrato che non vi era stato alcun accordo con i concittadini e che questi ultimi avevano semplicemente eliminato rami o parti di alberi danneggiati dalle intemperie che costituivano pericolo per l’incolumità pubblica. Inoltre che, in altre diverse occasioni, tale collaborazione dei cittadini si era già manifestata