Pubblicato il: 06/07/2018 alle 12:45
Firmato al foyer del teatro Margherita il primo protocollo d'intesa che dà il via alle attività di volontariato da parte dei richiedenti asilo politico e protezione internazionale nel territorio comunale di Caltanissetta. Il 7 giugno la Giunta municipale aveva approvato lo schema di protocollo che prevede attività di volontariato ambientale, sociale, sportivo da parte dei richiedenti asilo ospiti delle strutture d'accoglienza del capoluogo come Sprar, centri d'accoglienza straordinaria, centro accoglienza di Pian del Lago. I soggetti attuatori del protocollo sono il Comune di Caltanissetta, direzione servizi sociali, gli enti gestori dei centri d'accoglienza e le associazioni di promozione sociale che presentano i progetti. L'iniziativa nasce dall'intesa siglata dal Comune di Caltanissetta con la Prefettura ad inizio di febbraio di quest'anno. Con la stipula del protocollo i richiedenti asilo inizieranno le attività di volontariato. Presenti in conferenza stampa il sindaco, Giovanni Ruvolo e l'assessore alla solidarietà sociale, Carlo Campione, i rappresentanti della cooperativa “I Girasoli” che gestisce lo Sprar, della parrocchia e del comitato di quartiere San Luca, del Movi e della Casa del volontariato “Letizia Colajanni” di via Xiboli e del Centro d'accoglienza per richiedenti asilo di Pian del Lago. "Questo protocollo d'intesa – spiega il sindaco Giovanni Ruvolo – rende ancora la nostra città un modello virtuoso. Il volontariato sarà la forma più diretta per tessere relazioni e quindi realizzare la vera integrazione. Il migrante per noi rappresenta una fascia debole e come per tutte le fasce deboli stiamo cercando di intervenire. Mentre per i nisseni stiamo intervenendo attraverso attraverso il Rei che aiuta centinaia di famiglie ad avere un reddito mensile, con i migranti stiamo operando in questa maniera affinché Caltanissetta possa dirsi un modello positivo in Sicilia". A siglare il protocollo anche Calogero Santoro, presidente dell'associazione "Girasoli" che gestisce uno Sprar a Caltanissetta. "Saranno attività che andranno a rafforzare quelle che già lo Sprar si propone – ha spiegato Calogero Santoro – sono delle attività ludico, ricreative e sportive che verranno attuate a San Luca ma anche in giro per la città. Riteniamo che l'integrazione possa avvenire intessendo relazioni, cominciando a vedere il migrante come persona e non come fenomeno. Vogliamo altresì innalzare l'asticella culturale, nel senso che le nostre attività saranno soprattutto culturali mirate a sensibilizzare le persone dal punto di vista relazionale".