Pubblicato il: 31/07/2019 alle 10:49
Il sindaco di Gela, Lucio Greco, ieri ha convocato le confederazioni sindacali CGIL CISL UIL UGL territoriali e di categoria al fine di comprendere e realizzare una valutazione complessiva dei contenuti del protocollo d’intesa siglato al MISE il 06.11.2014, avente per oggetto la “riconversione dell’area di crisi industriale di Gela”, quindi i progetti che ENI si è impegnata a realizzare.
Il sindaco, il sindacato confederale e di categoria hanno esternato perplessità sia di metodo che di tempistica forte di un dato oggettivo: il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) non convoca i firmatari del protocollo dal 20 Aprile 2017, con grande nocumento per chi era preposto alla vigilanza ed all’attuazione di quanto in oggetto. Il sindacato, unitariamente, ha proposto e ottenuto l’attuazione immediata di una strategia condivisa con il sindaco, la Giunta e quindi le istituzioni locali, per far ridiventare la città di Gela, gli interessi industriali di ENI e i doveri sociali della stessa, nel territorio locale e nell’isola, VERTENZA NAZIONALE, dato che è scomparsa dal dibattito nazionale come se tutto fosse risolto.
I partecipanti al Vertice indetto dall’Amministrazione Comunale di Gela, hanno ribadito la preoccupazione derivante dall’importante e strategico progetto “argo Cassiopea” (valore dell’investimento 800 milioni di euro) per il quale i silenzi del Ministeri e gli oggettivi ritardi della proroga in merito al VIA (valutazione impatto ambientale) che istituzionalmente è in capo al Ministero dell’Ambiente e di altri dicasteri rischiano di trasformarsi in blocco degli investimenti con tutto ciò che ne consegue.
Al fine di essere chiari dal punto di vista normativo/procedurale specifichiamo che il “D.Lgs. 152/2006, prevede al comma 5 dell’art. 25, che “l'efficacia temporale del provvedimento di VIA, comunque non inferiore a cinque anni, viene definita nel provvedimento stesso, tenuto conto dei tempi previsti per la realizzazione del progetto, dei procedimenti autorizzatori necessari, nonché dell'eventuale proposta formulata dal proponente e inserita nella documentazione a corredo dell'istanza di VIA. Decorsa l'efficacia temporale indicata nel provvedimento di VIA senza che il progetto sia stato realizzato, il procedimento di VIA deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell'autorità competente”.
Inoltre, informiamo le istituzioni in indirizzo che la commissione VIA, dopo l’esame del Comitato di Coordinamento e della sottocommissione VIA, ha espresso in data 26 giugno 2019, parere conclusivo favorevole alla proroga della validità del decreto VIA del progetto e attualmente si è in attesa della conferma di parere positivo da parte della Sovrintendenza ai Beni culturali necessaria per la predisposizione del provvedimento da sottoporre ai Ministri dell’Ambiente e dei Beni Culturali.
Per questi motivi e soprattutto per evitare che il tutto possa sfociare in azioni di ingovernabilità si chiede al Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza dei Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali, titolare della vertenza Gela, la convocazione urgente del tavolo di verifica del protocollo d’intesa di cui in oggetto, al fine di trattare le problematiche sopra esposte.
Le parti sottoscrittori del presente documento, si appellano alla responsabilità istituzionali del Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Conte, al fine di evitare un ulteriore indebolimento economico della Sicilia già provata da fasi di deindustrializzazione e palese desertificazione.