Pubblicato il: 16/10/2022 alle 09:06
Tutto è nato per caso: ci siamo registrati ad un sito conosciuto a livello mondiale per la costruzione di alberi genealogici e, giorno dopo giorno, animati dal desiderio di conoscere le nostre origini, ne abbiamo ricostruito i rami, arrivando sino al 1760. Il sito consente di collegare gli alberi genealogici con quelli creati da altri utenti e così un giorno, con nostra grande sorpresa, veniamo contattati da un signore americano che voleva sapere di noi e, pian piano, con l’aiuto del traduttore, abbiamo compreso quali fossero i familiari comuni e abbiamo condiviso foto e ricordi. Scopriamo così che la moglie del ‘parente’ americano è la nipote dello zio emigrato negli Stati Uniti proprio negli anni ‘20 del Novecento.
Tra una mail e l’altra siamo venuti a conoscenza della volontà della coppia di venire in Sicilia per visitare i luoghi delle origini della moglie e, senza crederci molto, li aspettavamo. Ma ecco che un giorno ci è pervenuta una mail: “Veniamo ad ottobre. Come ci organizziamo?”. A questo punto ciò che consideravamo “virtuale” ed irrealizzabile si è concretizzato in una data, che, fra una telefonata e l’altra, abbiamo atteso con grande trepidazione. E così, finalmente, sabato 15 ottobre le nostre strade, un po’ come i rami del nostro albero, si sono incrociate: immensa l’emozione ed indescrivibile la commozione che ha riempito i nostri occhi sin dal primo momento in cui ci siamo visti, come se tutto quel tempo non fosse mai trascorso.
Con l’aiuto di un cugino “traduttore”, quindi, ci siamo spostati a Sommatino, dove altri parenti ed intense emozioni ci aspettavano: la prima toccante tappa del nostro viaggio attraverso il tempo ci ha visti raccolti presso la tomba del bisnonno comune, dove abbiamo potuto ricostruire le nostre radici, seguita, con grande entusiasmo, da una passeggiata per le vie del paese, con delle brevi soste alla vecchia abitazione, al cortile, alla Matrice, nel vecchio bar di famiglia, per essere poi ricevuti dal Sindaco Salvatore Letizia e dalla vice Mariangela Castellano, presso l’aula consiliare del municipio.
Ultima tappa, un ristorante del paese, per far degustare loro anche i sapori ed i profumi della nostra terra: eravamo 30 discendenti e affini seduti per il pranzo attorno allo stesso tavolo, con ancora tanti ricordi e tante foto da condividere e la stampa del grande albero genealogico (gentilmente offerta dalla Kompo Service) con i nomi di quasi 300 parenti, dall’avo Luigi, nato nel 1807, all’ultimissima arrivata, Bianca, di appena 17 giorni, per capire “a cu’ apparteni?” La giornata si è conclusa con la classica foto di gruppo: tutti felici per esserci ritrovati e con la speranza di poterci incontrare ancora, magari a Easton (Pennsylvania), con le foto e i ricordi di questo giorno felice che rimarrà per sempre scolpito nei nostri cuori. Giuseppe Di Francesco