Pubblicato il: 06/11/2019 alle 12:50
Prima di arrivare alla sentenza nei confronti di un padre accusato di avere abusato sessualmente della figlia adottiva minorenne bisognerà ascoltare proprio la ragazza. Un passaggio cruciale per ricostruire la vicenda, come hanno stabilitoi giudici della Corte d’appello nissena, che hanno accolto la richiesta dei difensori dell’imputato riesino, gli avvocati Vincenzo Vitello e Adriana Vella.
L’audizione della giovane, fissata per la fine di novembre, era stata chiesta dai due legali nell’atto di appello e prima che entrambi prendessero la parola per l’arringa finale, i giudici hanno deciso di disporre la testimonianza della giovane. Nel corso della scorsa udienza la Procura generale aveva chiesto la conferma della condanna a 5 anni e 6 mesi per l’imputato.
Un’inchiesta difficile, passata attraverso denunce e ritrattazioni visto che la giovane – dopo la prima denuncia – aveva anche fatto una sorta di “marcia indietro”, confidando anche al fidanzato che si era trattato di una sorta di “vendetta” perché il padre era diventato troppo oppressivo nei suoi confronti, visto che non si fidava delle persone che frequentava e quindi le chiedeva spesso notizie su dove andasse e su chi frequentava.
La ragazza è parte civile con l’avvocato Maria Francesca Assennato, che aveva già chiesto la conferma della pena e il risarcimento danni.
La vicenda era venuta a galla nell’ottobre del 2017 e l’imputato, dopo due mesi trascorsi in carcere, era stato rimesso in libertà nel dicembre dello stesso anno. (Vincenzo Pane, La Sicilia)