Pubblicato il: 09/10/2013 alle 14:33
“Èmolto probabile che la soppressione delle Province regionali in Sicilia, prevista per il prossimo 1 gennaio 2014, possa slittare di un anno”: è quanto ha riferito il presidente del Consiglio comunale di Caltanissetta Calogero Zummo, subito dopo l’incontro avuto con il presidente dell'Assemblea regionale Sicilia, Giovanni Ardizzone, che martedì ha incontrato una delegazione di consiglieri per farsi illustrare le intenzioni della Regione sulla riforma delle province che a partire dal primo gennaio 2014 dovrebbero essere sostituite dai Liberi Consorzi. “Da quello che ci ha fatto capire Ardizzone – ha dichiarato il Presidente del Consiglio comunale – Caltanissetta dovrebbe rimanere Comune capofila del nuovo Consorzio. Ma di fatto ancora non è stato deciso e fatto nulla di concreto, per cui è molto probabile che la riforma, con la quale è stata decisa la soppressione delle Province, potrebbe slittare di un anno. Il presidente dell’Ars – ha continuato Zummo – inoltre ci ha assicurato il suo interessamento affinché all’ente nisseno vengano garantite, da parte della Regione Siciliana, le somme necessarie alla salvaguardia dei servizi che la Provincia ha erogato sino ad ora e, allo stesso tempo, vengano pagati regolarmente gli stipendi ai dipendenti”.
L’incontro con il presidente Ardizzone, alla quale ha preso parte anche il deputato regionale nisseno Gianluca Miccichè, è scaturito da una forte preoccupazione degli amministratori locali, ampiamente manifestata anche in occasione di due sedute di Consiglio comunale appositamente dedicati all’argomento, quelle del 26 marzo e del 26 agosto 2013, riguardo il destino riservato alla provincia nissena che, in base a come si evolverà la soluzione, corre il rischio di vedere cancellata in un sol colpo la propria storia e la già scarsa economia, perdendo il suo “storico” ruolo di capoluogo di provincia.
All’incontro con il presidente dell’Ars hanno partecipato i consiglieri comunali di Palazzo del Carmine Rino Bellavia, Felice Dierna, Antonio Favata, Ugo Lo Valvo Giorgio Middione, Lorenzo Tricoli e Massimiliano Turco.