Pubblicato il: 01/10/2013 alle 17:15
Un mese di tempo per dare la scossa ai nisseni, ridando loro l'orgoglio smarrito ed impedire un altro scippo che Caltanissetta e la sua gente fra non molto subiranno. Dopo l'abolizione delle Province sancita dal Governo di Rosario Crocetta e la prossima costituzione dei liberi consorzi di comuni, il capoluogo nisseno rischia di essere ancora più indebolito. Ecco perchè occorre una mobilitazione cittadina di massa.
A prospettare gli effetti collaterali di questa riforma, e l'invito ad alzare la testa per evitarla, sono stati il consigliere comunale e avvocato Sergio Iacona e il segretario della Cisl Gianfranco Di Maria che oggi hanno voluto incontrare cittadini e giornalisti in un affollato foyer del Teatro Margherita, per annunciare la protesta contro i piani di riforma che penalizzerebbero ancora una volta la città di Caltanissetta. Niente bandiere da sventolare, hanno voluto precisare Iacona e Di Maria, perchè questa non è una battaglia partitica e non è il tempo delle polemiche da servire come contorno.
“Chiunque può partecipare a questa protesta. Non possiamo restare fermi. Siamo preoccupati dal silenzio istituzionale su questa vicenda” ha detto Iacona che non ha volutamente polemizzare con nessuno, anche se una bordata al presidente Crocetta è arrivata comunque. “Non ha partecipato, pur essendo invitato, al Consiglio comunale per spiegare in cosa consiste la riforma da lui portata avanti ma ha preferito partecipare a Gela all'inaugurazione dei lavori per il porto. Non ha ascoltato né l'associazione dei sindaci né i primi cittadini. Oggi nessuno si può sentire al riparo dai danni che causerebbe la perdita della centralità di Caltanissetta”. Il riferimento del penalista nisseno è alle categorie professionali, agli operatori commerciali ma anche alla perdita di importanti presìdi istituzionali e di uffici centrali. Iacona ha pure detto che in questa protesta non può tagliarsi fuori il sindaco Michele Campisi, che deve anzi essere fra i promotori dell'iniziativa.
Da qui la proposta di coinvolgere tutte le categorie professionali cittadine e i sindacati in una riunione preliminare per sensibilizzarli sulla protesta. Il passo successivo sarà la costituzione di un comutato ristretto dove individuare le problematiche e trovare le soluzioni da convertire in proposte concrete da portare all'attenzione del presidente Crocetta. L'idea è quella di promuovere entro ottobre una manifestazione pacifica, un corteo “dove i cittadini – ha aggiunto Sergio Iacona – debbano pretendere il diritto di essere rispettati”.
Gianfranco Di Maria, invece, s'è soffermato sulla riforma del governo regionale “che il 18 settembre ha approvato due disegni di legge che indicano le città metropolitane e stabiliscono le norme per la costituzione dei Liberi consorzi. In questo contesto – ha aggiunto il sindacalista – non c'è certezza che Caltanissetta resti Comune capofila. La nostra città vive soprattutto di terziario e nel giro di poco tempo c'è il rischio che tutti gli uffici vengano ridimensionati o spostati in altre sedi. Non è troppo tardi – ha ribadito ancora Di Maria – possiamo ancora far sentire la nostra voce e reclamare ciò che ci appartiene. Tutti devono reagire”.