Pubblicato il: 03/12/2013 alle 13:35
Un momento della riunione
Si è tenuta questa mattina al Comune di Caltanissetta la conferenza dei sindaci sulla legge riguardante il riordino delle province. Il sindaco Michele Campisi in qualità di presidente ha convocato i rappresentanti dei 22 comuni della provincia, ma 18 erano i presenti. A partecipare anche il presidente del Consiglio comunale Calogero Zummo ed alcuni consiglieri del capoluogo nisseno. Tutti riuniti dinnanzi al deputato regionale dell’Udc Gianluca Miccichè per discutere del decreto legge approvato in Commissione parlamentare Affari Istituzionali.
“Mi voglio rivolgere per concertare eventuali modifiche a tutte le figure istituzionali del territorio – ha detto Miccichè – perché stiamo parlando di una riforma epocale e ciascuno deve esprimere la propria opinione spogliandosi della propria appartenenza”.
La riunione è nata su richiesta del deputato regionale per ascoltare suggerimenti e proposte da integrare al DDL attraverso emendamenti che saranno presentati entro il 12 dicembre, che verranno discussi in aula il 16 dello stesso mese.
La conferenza dopo essersi confrontata ha deliberato la redazione di un documento finale che racchiuderà le esigenze e le opinioni sulla legge espresse dai Sindaci durante la riunione.
Numerosi i dubbi e le perplessità sollevate sul criterio della rappresentanza. In sostanza è stato da più parti ribadito a gran voce che tutti i Comuni dovranno avere stesso valore sia nella rappresentanza in Consiglio che in Giunta. Infatti il Consiglio provinciale secondo l’elezione di secondo livello sarà composto da tutti i Sindaci che decideranno di prendere parte al Consorzio e la Giunta sarà composta da otto Sindaci che a loro volta eleggeranno il Presidente. Il decreto di iniziativa legislativa prevede l’abolizione di tutte le indennità di carica. Altro nodo ampiamente discusso quello riguardante la dotazione economica: infatti alcuni Sindaci hanno ribadito che se le competenze saranno modificate dovrà essere aumentata la dotazione economica di ogni singolo comune. Tutti i presenti hanno espresso parere unanime sul punto riguardante il mantenimento delle nove province senza alcuna aggiunta.
Miccichè ha spiegato che la posizione dei lavoratori non sarà intaccata e che le sedi dell’ente, che sarà trasformato in consorzio, non cambieranno ubicazione. Inoltre ha aggiunto che il comune capofila resterà il capoluogo di provincia. A conclusione il sindaco Michele Campisi ha dichiarato: ”La conferenza ha affermato il principio già riportato all’articolo 1 del ddl, di non modificare i confini del territorio, per non essere mortificati dalla aree metropolitane, e di tutelare la posizione dei dipendenti. Va bene il coordinamento, la rappresentanza e una guida che rappresenti il territorio. La storia non si può mortificare con un colpo di spugna.”