Pubblicato il: 23/01/2014 alle 08:56
Sembra una tela di Penelope il progetto di recupero del quartiere Provvidenza, uno dei più affascinanti del centro storico di Caltanissetta ma anche uno dei più degradati da anni, troppi anni. Rischia di impantanarsi ulteriormente la salvaguardia dello storico rione, previsto dal cosiddetto Progetto Pilota Provvidenza avviato dal Comune che è stato duramente contestato da un gruppo di professionisti nisseni e associazioni come Italia Nostra, Green Italia e Società Nissan di Storia Patria che ora – alla luce della decisione della Soprintendenza di Caltanissetta di rivedere tutto l'iter progettuale – cantano vittoria perché secondo loro sono state commesse scelte improprie nella elaborazione del progetto. Il progetto prevede che in due isolati della Provvidenza nascano edifici residenziali agevolati e urbanizzazioni complementari.
In un documento a firma di Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra, e degli architetti Mario Cassetti,Luigi Picone e Giovanni Santagati e dell'ingegnere Amedeo Falci, viene spiegato l'iter che ha portato il soprintendente Lorenzo Guzzardi a stoppare i lavori per effettuare una perizia di variante per eseguire soltanto lavori di messa in sicurezza degli edifici e non di stravolgere nulla.
Dopo attenta analisi e valutazioni degli atti, il nuovo Soprintendente, il 3 dicembre 2013, su richiesta di Italia Nostra, di Green Italia e della Società Nissena di Storia Patria, convoca una riunione alla quale invita anche i rappresentanti politici e i funzionari tecnici del Comune (ente attuatore del progetto). Sono presenti alla riunione: il dr. Lorenzo Guzzardi – soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Caltanissetta, l’arch. Daniela Vullo – dirigente della Sezione Beni architettonici della Soprintendenza di Caltanissetta, l’ing. Carlo Giarratana – vice Sindaco del Comune di Caltanissetta, l’arch. Andrea Milazzo – assessore all’Urbanistica del Comune di Caltanissetta, l’arch. Armando Amico – responsabile Unico del Procedimento dei lavori di riqualificazione urbana del quartiere Provvidenza, l’arch. Alessio Bellomo – segretario del Collegio di Vigilanza per il progetto dei lavori di riqualificazione urbana del quartiere Provvidenza, l’arch. Leandro Janni – presidente regionale di Italia Nostra Sicilia, il dr. Maurizio Reas e dr.ssa Simona Sanfilippo – in rappresentanza di Green Italia, il prof. Antonio Vitellaro – presidente della Società Nissena di Storia Patria. La riunione risulta piuttosto chiarificatrice riguardo al controverso iter di progetto e alle improprie scelte progettuali che, se attuate, cancellerebbero di fatto due interi isolati dello storico quartiere Provvidenza.
Nel provvedimento (avente per oggetto “Caltanissetta – Progetto Pilota Provvidenza – Lavori di realizzazione di edilizia residenziale agevolata ed urbanizzazioni complementari in due isolati del quartiere Provvidenza”) che il soprintendente Guzzardi invia, il 10 gennaio 2014, al Sindaco di Caltanissetta, al RUP dei lavori arch. Armando Amico, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, all’Assessore Regionale dei Beni Culturali, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, all’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici, all’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente – Dipartimento Regionale Urbanistica, al Presidente Regionale di Italia Nostra Sicilia, acquisendo agli atti l’esposto-documento del 21.12.2013 del Consiglio Regionale di Italia Nostra Sicilia “Caltanissetta, SOS Quartiere Provvidenza” (che si allega al presente documento), sintetizzando l’iter del progetto scrive: “Considerato che nella citata nota del RUP n. 70692 si specifica che al verbale di consegna dei lavori sono stati allegati ed espressamente accettati dall’impresa il verbale di conferenza dei servizi del 24.04.2013 ed il verbale sottoscritto dalla Soprintendenza BB.CC.AA. e dal Comune di Caltanissetta in data 13.09.2013; considerato altresì che, per il corretto prosieguo dell’intervento di recupero degli immobili predetti, è indispensabile procedere, urgentemente, alla redazione di una perizia di variante, soggetta all’approvazione di questa Soprintendenza che recepisca tutte le prescrizioni dettate in sede di Conferenza dei Servizi del 24.04.2013. Per quanto premesso, nella more della redazione della citata perizia, da sottoporre a consequenziale approvazione da parte di questa Soprintendenza, si dispone che vengano eseguiti esclusivamente lavori di messa in sicurezza dell’esistente. Rappresentando l’urgenza di quanto richiesto, si evidenzia che eventuali danni agli immobili oggetto dell’intervento di che trattasi, derivanti dai ritardi nella redazione della variante in parola, saranno imputabili a codesta stazione appaltante”.
Soddisfazione viene quindi espressa dai professionisti nisseni e dalle associazioni che hanno criticato le scelte progettuali dell'Amministrazione comunale di salvaguardia della Provvidenza.
“Che dire? Data per scontata la competenza e l’esperienza del soprintendente Guzzardi, si evidenzia un nuovo, assai apprezzabile atteggiamento di ascolto, di attenzione, di trasparente collaborazione da parte della nuova dirigenza della Soprintendenza di Caltanissetta, non solo nei riguardi delle Istituzioni pubbliche cittadine e territoriali, ma anche nei riguardi delle associazioni, dei movimenti culturali che operano sul territorio, espressione viva e fertile di cittadinanza attiva. Di certo, per troppi anni abbiamo subito la sordità, se non l’ostilità delle pubbliche Istituzioni, compresa la locale Soprintendenza. Con riferimento al Progetto Pilota Provvidenza – aggiungono Janni, Picone, Cassetti, Santagati e Falci – bisogna dunque riconoscere e apprezzare l’atteggiamento operativo, positivo del neo Soprintendente. Ancora una volta noi evidenziamo, così come facemmo nel nostro primo documento del 14 giugno 2013, che è necessario ricondurre l’intervento progettuale nell’alveo dello spirito dell’articolo 55 (centri storici) della Legge Regionale 71/78 (Legge Urbanistica); evidenziamo altresì che alle direttive normative si allinea il parere del Consiglio di giustizia amministrativa n. 490/95, che chiarisce ulteriormente il tipo di intervento da realizzare nei centri storici, soprattutto, in particolare, nelle aree libere o rese libere. Nostro auspicio è che si realizzi un intervento di restauro, recupero, riqualificazione, nell’interesse della Città, nel rispetto dei valori culturali, storici e monumentali del nostro centro storico”.