Pubblicato il: 20/10/2017 alle 20:00
Un moto di rabbia e nulla più. Un raptus. Questo avrebbe mosso la mano di una giovane donna accusata di avere sferrato una coltellata alle spalle al suo ex compagno. È la ventiquattrenne Maria Guarnieri (assistita dall’avvocatessa Maria Francesca Assennato) arrestata dai carabinieri per tentato omicidio, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Antonia Leone e richiesta del sostituto Matteo Campagnaro. E ieri, rispondendo alle domande dei magistrati, la giovane ha spiegato le sue ragioni.
«Non volevo assolutamente ucciderlo», ha rimarcato ammettendo di averlo colpito. E lo avrebbe ferito con un coltello da cucina. Arma che avrebbe avuto con lei in borsa nel momento in cui, dopo averlo chiamato, si sono incontrati con il suo ex compagno, lo stesso che nel frattempo s’è tuffato in un’altra relazione sentimentale. L’appuntamento tra loro, il pomeriggio del 17 agosto scorso, è stato fissato in un vecchio casolare di campagna in contrada Cammarella.
Ma quello che doveva essere un chiarimento ha rischiato di sfociare in qualcosa di molto più grave. Carabinieri e procura lo hanno classificato come tentato omicidio. Riferito alla coltellata che la giovane casalinga avrebbe rifilato al suo ex compagno, di parecchi anni più avanti di lei con l’età.
Dopo quel fendente l’uomo, un trentottenne, è riuscito a fuggire e s’è presentato alal caserma dei carabinieri per denunciare quanto gli era appena accaduto. Poi è stato accompagnato in ospedale. Le indagini dei militari hanno poi indotto la procura a chiedere un provvedimento restrittivo a carico della ragazza che, ieri, ha chiesto la revoca. Ma il gip s’è riservato di decidere. (Vincenzo Falci, Giornale di Sicila)