Pubblicato il: 12/10/2021 alle 14:59
I militari della Compagnia di Piazza Armerina, coordinati dalla Procura della Repubblica di Enna, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in regime di arresti domiciliari nei confronti di un pregiudicato piazzese di 23 anni, ed hanno notificato la misura dell’obbligo di presentazione alla P.G. ad altri due giovani della città dei mosaici di 21 e 35 anni. Tutti e tre risponderanno del reato di rissa, l’uomo destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari risponderà anche per violazione degli obblighi derivanti dalla sottoposizione alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale. L’operazione, diretta dal Sost. Procuratore della Repubblica di Enna Dott.ssa Daniela Rapisarda, prende spunto dalle articolate indagini condotte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Piazza Armerina che, venuti a conoscenza di una violenta rissa avvenuta lo scorso 22 agosto in una piazza centralissima della città, hanno ricostruito quanto accaduto, grazie anche all’acquisizione di alcuni filmati tratti dalle videocamere di sorveglianza di un esercizio commerciale ed alle testimonianze di alcuni cittadini.
Quella domenica, intorno alle ore 01.40, tre giovani si davano appuntamento in una piazza del centro abitato ed iniziavano a litigare verbalmente, probabilmente per qualcosa accaduto in precedenza e, dopo pochi istanti due di loro, armati di bastone, inveivano sull’altro ragazzo con tale forza da spezzare uno dei bastoni che avevano utilizzato per colpirlo. I tre iniziavano ad azzuffarsi davanti ad alcune persone presenti, sicché la rissa diventava sempre più violenta e il ragazzo colpito in precedenza con i bastoni riusciva a sferrare alcuni pugni al volto ad uno degli altri due giovani che cadeva tramortito a terra, venendo colpito con altri colpi sul viso. La scena (avvenuta davanti ad altre persone attonite, alcune delle quali intervenute, inutilmente, per sedare gli animi), durava pochi minuti, dopodiché i tre si dileguavano.
All’uomo colpito dalla misura degli arresti domiciliari veniva notificata l’ordinanza presso il carcere di Gela, dove si trova detenuto poiché tratto in arresto dagli stessi militari della Compagnia di Piazza Armerina, pochi giorni fa, per aver commesso altri reati contro la persona; agli altri due giovani veniva, invece, notificato l’obbligo di presentazione alla P.G..