Pubblicato il: 16/11/2020 alle 12:29
Sono nove i provvedimenti di divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento emessi dal Questore di Caltanissetta in virtù del decreto Willy, il daspo anti risse che prende il nome da Willy Monteiro Duarte, il ragazzo ucciso fuori da un locale romano a seguito di un pestaggio. La nuova normativa, entrata in vigore lo scorso ottobre, prevede la facoltà per il Questore di disporre, per ragioni di sicurezza, tale divieto nei confronti delle persone ritenute socialmente pericolose perché resesi responsabili di gravi disordini avvenuti in pubblici esercizi, in locali di pubblico trattenimento o nelle immediate vicinanze degli stessi. La notte dell’8 ottobre scorso, a Gela, all’interno del bar ristorante ubicato nell’area della stazione di servizio GB Oil, in occasione di un addio al nubilato di una ragazza gelese, due contrapposte fazioni, una di Gela e una di Licata, si sono affrontate, innescando una violenta rissa. A causa di tale evento, che ha coinvolto undici persone, tutti i co-rissanti hanno riportato lesioni, dopo essere state colpite da sedie e paletti per la delimitazione stradale, utilizzate dagli stessi, che hanno causato la devastazione totale del locale. Nell’occorso il gelese Di Giacomo Paolo Quinto, sopraggiunto nel luogo della rissa a seguito di richiesta telefonica da parte di uno dei presenti, alla presenza di pattuglie della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, che avevano riportato la calma, ha esploso numerosi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di un licatese, autore dell’offesa iniziale che ha provocato la rissa. A seguito di tali fatti, il Di Giacomo è stato arrestato per tentato omicidio e le altre persone identificate denunciate per i reati di rissa e lesioni. Nei confronti dei predetti, cinque gelesi e quattro licatesi, responsabili dei gravi episodi che hanno causato i disordini, il Questore, dopo consultazione del Servizio Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, giusta decreto legge n.130/2020, ha emesso provvedimento di divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento. Il divieto avrà la durata di due anni con interdizione a tutti gli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento dell’intera provincia di Caltanissetta. In particolare, per coloro che hanno fomentato la rissa, è stata prevista l’ulteriore prescrizione di comparizione presso un ufficio di polizia in uno specifico orario, per la durata di sei mesi. La festeggiata, in virtù del tentativo più volte ripetuto, sebbene infruttuoso, di pacificare gli animi, non è stata raggiunta da alcun provvedimento amministrativo. A margine dell’applicazione della misura, il dirigente del Commissariato di pubblica sicurezza di Gela, dr Salvatore Emanuele Tito Cicero, tiene a sottolineare che “la misura nuova di cui ho chiesto l’emissione al Questore, va nella direzione di rendere tempestivo l’intervento censorio dello Stato, prima ancora che le conseguenze penali vengano sancite dagli apparati giurisdizionali; vi ricorreremo sempre più spesso a difesa della sicurezza dei cittadini onesti”.