Da qualche giorno mi domando quali possano essere le parole giuste per ringraziare i nostri angeli in camice bianco. Ad oggi, credo, non ce ne saranno mai abbastanza. Parlo della squadra del Reparto di senologia Breast Unit dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela. La famiglia che la vita ha messo sul nostro cammino per percorrere un pezzettino di strada insieme a mia madre e un po’ anche a noi. Non saremo mai abbastanza riconoscenti per questo tempo trascorso insieme, per la professionalità, la competenza e non ultima l’amorevolezza profusa sin dal primo istante della nostra conoscenza con loro.
Si, perché la Breast Unit di Gela profuma di empatia, affetto, presenza e umanità oltre che di eccellenza, immensa ed incommensurabile. Nei giorni del suo ricovero, mia madre ha compiuto 72 splendidi anni, ebbene in reparto lo staff medico ed infermieristico ha organizzato una festa a sorpresa alla quale abbiamo partecipato anche noi familiari. Io non avevo mai sentito nulla del genere in nessun altro ospedale, sono stati davvero emozionanti. L’Illustre Dottor Giuseppe Di Martino, uomo di grande valore professionale ed umano, già vincitore del Premio Umberto Veronesi al Laudato Medico, guida magistralmente questo reparto dispensando sorrisi e pacche sulle spalle con immensa umiltà come se non fosse il grande chirurgo che è, il suo eccellente lavoro è giornalmente coadiuvato dall’esimio Dott. Maurizio Ristagno, medico preparato oltre ogni ragionevole dubbio e persona bella nel senso più alto del termine, dall’infermiera più dolce, instancabile e in gamba che io abbia mai conosciuto,
Ketty Smecca a cui vogliamo già bene come una sorella e la signora Lo Bello, una grandissima volontaria sempre disponibile e presente che dirige l’associazione Ados Gela, incessantemente accanto alle donne operate di tumore al seno. La vita, a volte, ti mette di fronte a delle prove così importanti che volente o nolente sei costretto ad affrontare. Noi lo stiamo facendo insieme a loro, loro che non mi hanno mai fatta sentire sola nonostante spesso lo fossi fisicamente a causa delle norme Anticovid, loro che sono sempre rimasti vicini a me, ma in special modo a mia madre nell’affrontare questa avventura e lo hanno fatto con smisurata capacità e competenza, ma anche con immenso amore, quello decantato da Dante che move il sole e l'altre stelle e che è meccanismo del mondo e di tutta la vita.
È solo grazie a tutto questo che centinaia di donne, non solo gelesi, ma giunte da ogni dove, ogni anno riescono a vincere la lotta contro il tumore al seno e lo fanno nel migliore dei modi. Quella che poteva sembrare una triste parentesi, è diventata per noi un inno alla vita e una storia di bellezza solo grazie a loro. Da questo momento in poi, io e la mia famiglia saremo costantemente accanto a loro nelle battaglie affinché questo reparto d’eccellenza possa diventare davvero la perla perfetta che merita di essere! Rita Porrovecchio