Pubblicato il: 21/01/2016 alle 09:07
L'assessore Andrea Milazzo“La notizia dell’ennesima “notifica” all’Amministrazione nissena, del ritardo nell’apertura della bretella autostradale al prossimo marzo da parte di A.N.A.S e General Contractor, a cui si aggiunge una rinnovata alea di incertezza sulla realizzazione delle opere compensative, materializza l’immagine di una gabbia di cristallo circondata da un ambiente attraente ed illuminato. I malcapitati volatili in gabbia sono purtroppo i cittadini nisseni ed i loro Rappresentanti. Attratti dalla bellezza e dalla luce del circostante, provano a spiccare il volo, ferendosi inevitabilmente nell’inesorabile contatto con le dure pareti invisibili della gabbia di cristallo”.
Così inizia la lunga considerazione, arrivata alla nostra redazione, scritta con amarezza dall’ex assessore della giunta Campisi, Andrea Milazzo.
“L’infrastruttura del raddoppio, che ritengo ancora oggi indispensabile, non va considerata un misericordioso regalo che lo Stato ha voluto concedere a noi contribuenti più “poveri”, a fronte del quale dovremmo predefinirci nella posizione di chi, per gratitudine, deve accollarsi silente qualunque angheria”.
L’ex assessore ha proseguito sottolineando che l’infrastruttura è necessaria per migliorare la qualità della vita dei cittadini e ridurre i disagi sia per l’ambiente sia per le attività economiche che devono trasferire le proprie merci su strada.
La questione, lunga e complessa, torna indietro di quasi un decennio e coinvolge non solo il Comune e l’azienda appaltatrice ma anche A.N.A.S. e General Contractor, incaricati di creare opere compensative, il CIPE, che ha approvato il progetto senza però offrire una copertura finanziaria e. come ha sottolineato Milazzo “vanificandone qualsiasi effetto esecutivo” di quelle che erano state “derubricate a semplici raccomandazioni”.
L’Amministrazione vigente nel 2014 e la struttura tecnica, apportando i necessari correttivi, erano riusciti a sottoscrivere un accordo con A.N.A.S. e Contraente Generale impegnandoli, entro il giugno del 2014, a redigere i progetti del collegamento tra Via Romita e Via Rochester, dello svincolo su Via Pietro Leone per la Cittadella Giudiziaria e dello svincolo S.S. 122 , Stazione di Caltanissetta Xirbi, Chiesa di Santo Spirito.
“In considerazione delle ripetute imprecisioni diffuse – ha chiarito l’ex assessore -, concausa dei limitati risultati delle trattative condotte dalla attuale Amministrazione, colgo l’occasione per chiarire che il Giardino della Legalità di San Luca non è un’opera compensativa, bensì il corrispettivo di una servitù di elettrodotto concessa al Contraente Generale, e che le realizzazioni delle opera di cappatura della discarica di Contrada Stretto ed del Parco Balate, rientrano nel piano di riutilizzo delle terre e sono subordinate alla concessione al Contraente Generale del diritto di recapito di terre da scavo nei predetti siti. All’epoca le variazioni della viabilità nel territorio comunale venivano preventivamente concordate ed autorizzate dal Comune a seguito della presentazione di progetti da parte del Contraente Generale. In tale ambito la chiusura della bretella della S.S.640 per agevolare ed economizzare l’esecuzione dei lavori sarebbe stata improponibile”.
L’amministrazine Ruvolo, ha concluso Andrea Milazzo, dovrebbe “quantificare i danni per la collettività che è chiamata a rappresentare. Non su ipotesi evanescenti, ma sulla scorta di dati affidabili e oggettivi, sedersi al tavolo di concertazione, ricercando, con autorevolezza, le dovute risposte per i cittadini che soffrono quotidianamente il disagio e le perdite economiche. Se le risposte, come sembra fino ad oggi, non solo non arrivano, ma al contrario si attua da controparte la pratica del “gioco dell’oca”, rimettendo in discussione anche il diritto acquisito, incarichi l’Amministrazione i propri Uffici legali per effettuare le opportune valutazioni ed intraprendere le azioni necessarie,. prima che il tempo cancelli la memoria, prescriva i diritti, e faccia definitivamente spirare quella che per Caltanissetta è una grande occasione, forse unica di ristabilire il proprio ruolo di centralità territoriale”.