Pubblicato il: 20/08/2014 alle 15:16
Due casse contenenti 13 frammenti di manufatti in terracotta (anfore, ciotole e altri reperti) di presumibile interesse archeologico, sono state rinvenute dalla polizia nascoste tra la macchia mediterranea sulla spiaggia di contrada Bulala, a est del petrolchimico di Gela. Si presume che si tratti di materiale archeologico recuperato in mare, abusivamente, da “tombaroli” nei pressi della nave arcaica che giace nei fondali della zona. I reperti sono stati sequestrati e consegnati in custodia al personale del museo archeologico di Gela. FOTO ARCHIVIO