Pubblicato il: 01/09/2014 alle 15:45
Rocco Collodoro
Anche stavolta l'indagine alla vecchia maniera ha fatto scattare le manette ai polsi di un giovane nisseno “sbadato”. Già perché è grazie alle impronte digitali rilevate dalla Polizia scientifica in una abitazione svaligiata che s'è risaliti all'autore di un raid messo a segno il 7 settembre scorso nell'appartamento di un noto commerciante nisseno che abita in via San Giovanni Bosco. Si tratta di Rocco Collodor di 19 anni, una sorta di specialista nei furti in casa, che è stato raggiunto o da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale dei Minorenni di Caltanissetta, su richiesta della Procura della Repubblica dei Minori. Le indagini sul furto è stata condotta dai poliziotti della sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile nissena, guidata dal Vice Questore Aggiunto Marzia Giustolisi, che da tempo ha avviato specifiche indagini aa carico dei malviventi che in questi mesi hanno messo a soqquadro le abitazioni dei nisseni e gli uffici pubblici del capoluogo.
Tra tali furti in abitazione figurava anche quello commesso da Collodoro che gli fruttò un ingente bottino. In particolare, il ladro – a notte fonda – dopo aver divelto una zanzariera e frantumato un vetro di una finestra, si introduceva all’interno dell’appartamento al piano rialzato e dopo aver rovistato la camera da letto, si impossessava di un costoso tappeto persiano e di 2mila euro in contanti. Ma il furto fu messo a segno a metà, perché in quel momento si attivò l'allarme che costrinse il ladro a lasciare altri oggetti di valore.
Lo stesso sistema di allarme allertava con un SMS la proprietaria dell’abitazione derubata che, giunta subito dopo in casa, aveva preso atto con amarezza di aver subìto il furto da parte di ignoti.
Sul posto intervenivano le pattuglie della Polizia di Stato e gli investigatori della Polizia Scientifica, i quali riuscivano a repertare alcune impronte digitali utili che, successivamente messe a confronto con quelle esistenti nella banca dati nazionale, confermavano trattarsi dell’odierno arrestato.
Risalire a Rocco Collodoro è stato un gioco da ragazzi per gli investigatori. Sì, perché nonostante la giovanissima età, ha molti precedenti penali per furto commessi quand'era minorenne. Nel 2011 fu arrestato in una analoga situazione, in quanto aveva ancora una volta “autografato” con le sue impronte digitali un altro furto in abitazione ed anche in quel caso venne puntualmente arrestato dagli uomini dell’Antirapina. Collodoro – difeso dall'avvocato Giuseppe Dacquì – è stato rinchiuso nel carcere minorile. Dagli uffici della Mobile fanno sapere che vanno avanti con passo spedito le indagini sugli altri colpi avvenuti a Caltanissetta per incastrare i ladri.