Pubblicato il: 17/02/2015 alle 20:10
Dopo due settimane di sosta che sono servite ad arricchire la preparazione della Nissa Rugby per il prosieguo del campionato, arriva una delle settimane più decisive che porteranno al derby siciliano, che si terrà domenica 22 alle 14,30 alla cittadella universitaria di Catania, contro i rivali di sempre del Cus Catania. L’incontro non solo sarà il derby siciliano delle due compagini più forti dell’isola, ma anche quello delle due squadra che rappresentano la Sicilia nel girone C elite a livello nazionale.
Nel girone di qualificazione dei mesi scorsi, nei due scontri diretti, entrambe le squadre hanno vinto in casa, trovadosi così a considerare questo match come una sorta di “bella” tra le due siciliane. In questo momento, nella corsa alla serie B, la classifica è più favorevole al Cus Catania, anche se in effetti gli etnei hanno giocato una sola gara del girone finale vincendola, ai nisseni infatti, brucia ancora la sconfitta nella prima in trasferta a Lecce contro il Trepuzzi, ed è per questo che in caso di vittoria della Nissa, la squadra del presidente Lo Celso, supererebbe i rivali in classifica mettendo di nuovo in discussione il tutto. Quindi grande attesa e grande preparazione in queste settimana da parte dei tecnici Granata e Bonomo e dal preparatore atletico Sparta che in ogni allenamento hanno curato i propri punti di forza ma anche quelli deboli e studiato l’avversario nei minimi dettagli. Adesso non rimane altro che affinare questa ultima settimana di allenamento per portare a precisione tutte le strategie da utilizzare per cercare di battere in casa del Cus Catania, che finora è imbattuto.
“Si avvicinano i PlayOff noi dovevamo alzare il ritmo”, così esordisce il Tecnico Danilo Lo Re, che da qualche settimana è tornato a calcare il campo anche da giocatore: “La squadra si è mossa bene per tutta la durata dell’allenamento e anche durante la partita. Il matrimonio tra le due società è la chiave per un rugby di livello anche nella Sicilia occidentale, entrambe le formazioni hanno un organico di qualità che messo insieme diventerà di certo un’eccellenza. Per quanto riguarda la Nissa, sono convinto che abbia giocatori di qualità indiscutibile ma anche che a Rugby non conta la qualità individuale bensì la capacità di mettere la stessa a disposizione del gruppo e del sistema di gioco della squadra. Appena i ragazzi entreranno in quest’ottica allora andranno veramente in alto”.