Pubblicato il: 18/10/2014 alle 15:22
Ruspe in azione oggi pomeriggio a Pian del Lago, per demolire la seconda baraccopoli che era sorta sotto il cavalcavia e a due passi dal Centro di accoglienza richiedenti asilo politico. Il villaggio abusivo era nato qualche mese fa e costeggiava la sala ricevimenti Villa Isabella e fino a poche ore fa era abitata da oltre cinquanta immigrati di nazionalità pakistana – che hanno convissuto con qualche africano prima di avere il dominio assoluto – qualcuno in attesa di entrare nel Cara e altri che attendevano il rinnovo del permesso di soggiorno. Su ordine della Prefettura, nella baraccopoli sono arrivati gli escavatori e gli operatori ecologici della ditta Caltambiente che hanno demolito le strutture allestite a mo' di dormitori con teloni, travi di legno e sacchi dove i pakistani hanno dormito in gruppo anche in tende da campeggio.
Una vera e propria bonifica del sito invaso da sporcizia e degrado, con evidenti ripercussioni sul profilo igienico-sanitario. Condizioni di vivibilità pari a zero per le decine di profughi che hanno abitato questi spazi per troppi mesi, fin quando la Prefettura ha ordinato lo sgombero coatto degli stranieri che sotto gli imponenti piloni di cemento armato hanno pure allestito una moschea.
Oggi è scattato l'intervento di bonifica: netturbini armati di pale e mascherine – coordinati dal direttore tecnico di Caltambiente, Santo Mirisola - hanno rimosso la mole di rifiuti agevolati da un bob cat che ha rimosso tonnellate di spazzatura, affiancati da una squadra dei vigili del fuoco e dalla Polizia che ha vigilato per tutta la durata dell'operazione sotto il coordinamento del vice prefetto vicario, Gabriele Barbaro, responsabile dell'area Immigrazione della Prefettura. L'accampamento abusivo è stato totalmente smantellato ma è chiaro che coloro i quali hanno trovato un riparo nei rifugi costruiti su questo sito, dovranno cercarsi un altro posto.
Al momento il Cara di Pian del Lago non ha più posti per nuovi ingressi, nonostante le audizioni della Commissione per il riconoscimento dello status di rifugiato proseguono a ritmo serrato, ed è per questo motivo che in questi anni nell'area attorno al centro di accoglienza sono sorte queste baraccopoli abusive che hanno spinto flotte di immigrati ad accamparsi persino nell'impianto sportivo Pian del Lago 2, recentemente bonificato e tornato più dignitoso su ordine della Prefettura che ha invitato gli stessi ospiti ad armarsi di ramazze e buona volontà per ripulirlo dal degrado. Con la demolizione della baraccopoli, di riflesso è stato eliminato un problema legato alla sicurezza degli stessi immigrati e degli automobilisti che percorrono la Sp 5 che costeggia il Cara. Sì, perché per accedere al villaggio abusivo gli immigrati salivano e scendevano attraverso un muretto confinante con l'arteria, rischiando spesso di essere travolti dalle auto dopo aver balzato sulla strada com'è recentemente accaduto ad un pakistano travolto da un automobilista.