Pubblicato il: 02/07/2015 alle 10:57
Il sindaco Giovanni Ruvolo contesta le dichiarazioni rilasciate martedì scorso dal presidente della Regione Crocetta durante un incontro con i sindaci del territorio svolto nel palazzo della provincia in viale Regina Margherita.
Durante il dibattito il governatore ha sottolineato la sua delusione nei confronti del primo cittadino nisseno accusandolo di “scarsa riconoscenza” dato che “è stato una delle sue proposte di candidature”.
Dichirazioni che Ruvolo contesta fortemente sottolineando che la sua candidatura è arrivata in seguito a una procedura democratica affidata ai cittadini e ai rappresentanti del Patto Etico Responsabile.
Il sindaco, che nel giugno del 2014 ha battuto al ballottaggio il suo rivale Michele Giarratana, diventando l’81esimo rappresentante a palazzo del Carmine, indica, in una lunga lettera, tutte le fasi di valutazione e scrematura dei candidati potenzialmente idonei che, alla fine, hanno decretato la sua idoneità.
Un iter iniziato nel luglio del 2013 con la sottoscrizione del documento Patto Etico Responsabile (PER) da parte di 106 sottoscrittori/fondatori che, con l’aiuto di cittadini e associazioni, hanno stilato il programma amministrativo. A dicembre dello stesso anno Ruvolo è stato indicato tra gli otto potenziali candidati che, lentamente, si sono ridotti a una rosa di tre nomi. Il “podio”, dunque, si è giocato tra l’attuale sindaco, Boris Pastorello (diventato assessore) e Carlo Campione (consigliere comunale in carica). La decisione di candidare Giovanni Ruvolo, dunque, è diventata una decisione concordata e condivisa con tutta l’assemblea del PER.
“Mi pare, a questo punto, del tutto superfluo ribattere alle dichiarazioni del Presidente Crocetta – ha concluso Giovanni Ruvolo – perché l’evidenza del percorso politico del Polo Civico appena ricordato, chiarisce che la mia candidatura a Sindaco non ha goduto di nessun padrino, di nessun accordo sottobanco, di nessuna trama machiavellica rispondente a logiche utilitaristiche, ma è stato invece lo step finale di un cammino di democrazia partecipata e di condivisione da parte di quelle formazioni partitiche tradizionali che hanno saputo abbandonare vecchie logiche spartitorie ed abbracciare lo stile dei percorsi di rinnovamento. Mi auguro che il presidente Crocetta, che certamente avrà gradito la mia candidatura, possa confrontarsi con maggiore serenità rispondendo alle proposte che possano allocare risorse in quest'area della Sicilia troppo spesso penalizzata”.