Pubblicato il: 24/07/2014 alle 15:27
Un medico del Pronto soccorso è stato colpito da un infarto mentre era in servizio nel reparto di Emergenza dell'ospedale “Sant'Elia”. Non è un caso della serie “strano ma vero”, bensì l'ennesima storia di un camice bianco che per l'eccessivo carico di lavoro in uno dei reparti di frontiera del nosocomio nisseno ha subìto un contraccolpo al cuore.
Il medico – una donna che non è mai stata sofferente né avuto fattori di rischio – è stata subito soccorsa dai colleghi e dagli infermieri e adesso è ricoverata nel reparto di Cardiologia in terapia intensiva. Un destino clinico che è toccato negli ultimi tempi anche ad altri sei medici del Pronto soccorso, ai quali il cuore è “collassato” per i troppi sforzi nella turnazione di lavoro. E' ormai risaputa – e denunciata recentemente da SEGUONEWS – la carenza di organico nel reparto maggiormente esposto del Sant'Elia, con il personale che a tutte le ore del giorno gestisce le emergenze e le urgenze sanitarie e in cui la presenza dei medici è ridotta al lumicino con i dottori e gli infermieri costretti ad allungare il turno con diverse ore di straordinario per non lasciare scoperto il servizio. Insomma un vero caos e se adesso in ballo c'è lo stato di salute dei medici sottoposti ad enormi stress lavorativi, il rischio che il Pronto soccorso “collassi” ulteriormente fino a stremare è davvero dietro l'angolo.
La “deficienza” organica di medici in primis ovviamente ha effetti collaterali sul funzionamento del reparto e sull'assistenza ai tantissimi pazienti che quotidianamente affollano il Pronto soccorso di Caltanissetta, diventato bacino d'utenza non soltanto dei Comuni dell'hinterland ma anche dell'Agrigentino e dell'Ennese. Alla nuova dirigenza dell'Asp – con il neo manager Ida Grossi e i due direttori da lei scelti, Marcella Santino e Daniela Faraoni – il compito di trovare soluzioni ottimali per fronteggiare l'emergenza dell'Emergenza, potenziando di risorse umane un reparto che è un certamente il “cuore” dell'intero presidio ospedaliero. I tre dirigenti sanitari verifichino personalmente il funzionamento del Pronto soccorso per rendersi conto come sta la nostra sanità di frontiera. Noi continueremo a vigilare.