Marcella Santino, direttore sanitario dell'Asp 2
Una campagna screening su più fronti, con specialisti in grado di prevenire patologie tumorali e offrire tutte le prestazioni ambulatoriali gratuite attivate per il Salus Festival dall'Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta. Un obiettivo al quale ha scommesso parecchio la direzione sanitaria dell'Asp 2 guidata da Marcella Paola Santino che insieme al suo staff s'è attivata per la promozione dell'attività di prevenzione e informazione. In allegato, gli stand disponibili lungo le vie del centro storico di Caltanissetta con le giornate e gli orari in cui è possibile prenotare e svolgere gli accertamenti medici gratuitamente. Ecco chi può accedere agli screening: donne 25-64 anni per cervice uterina, 50-69 per la mammella, 50-69 anni uomo-donna per il colon retto.
L'elenco degli stand dove svolgere gli screeningLo screening non è soltanto un esame, ma l'offerta di un servizio alla popolazione sana – spiega Marcella Santino -. Un percorso che inizia con l'invito alle donne e agli uomini per fascia di età, prosegue con un test di primo livello e poi si decide se ci sono altri esami da eseguire che l'Azienda deve offrire. Dove lo screening funziona la mortalità per alcuni tumori è scomparsa, come la cervice uterina inesistente. I test di primo livello sono per la cervice uterina il Pap test, la mammografia per la mammella e la ricerca del sangue occulto nelle feci per il colon retto. Offrire soltanto i test non serve a nulla – chiarisce la dirigente del servizio sanitario dell'Asp nissena – anzi può essere dannoso. Alla donna va offerto un percorso completo e va ricontrollata nel tempo, perchè il ruolo dello screening è questo: prendersi cura della donna e dell'uomo durante tutto il percorso.
“Il ruolo dell'Asp è fondamentale in questa azione preventiva. E' l'azienda che promuove gli inviti, che assicura i test di primo livello e gli approfondimenti diagnostici, che garantisce la terapia e invita periodicamente a controllarti. Invito tutti gli utenti a venire a fare test in azienda, perchè abbiamo livelli qualitativi che non si trovano altrove con personale specializzato. Aderire alle campagne di prevenzione è anche un salto culturale, perché più diffondiamo la cultura della prevenzione e più creiamo una società equa e pari, diminuendo maggiormente le diseguaglianze sociali attraverso una informazione capillare e la partecipazione. In questa azione di prevenzione un ruolo prezioso lo giocano le associazioni”.