Pubblicato il: 24/06/2020 alle 21:27
La lega con i suoi generali e i suoi colonnelli ha aperto in Sicilia il mercato delle vacche spalancando i cancelli a vecchi e sopiti autonomisti e ad alcuni senzatetto della politica regionale siciliana.
E giù ad elemosinare federalismo fiscale, fiscalità di vantaggio, Ponte sullo Stretto e altro ancora in cambio di un patto federativo che ha come unico scopo quello di accrescere i consensi e i voti della Lega, dopo lo sdoganamento offerto su un piatto d'argento da uno sprovveduto Musumeci solo per sentirsi più comodo sulla sua poltrona di Presidente.
Uno strano minestrone i cui ingredienti, mal assortiti tra loro, sembrano tutt'altro che il risultato di un percorso comune, di comuni progetti di sviluppo, di convergenze su politiche economiche ed europeiste, piuttosto a noi sembra un cocktail maleodorante e di cattivo gusto.
È questo che vogliono i siciliani?
Stringere accordi elettorali e certamente non programmatici con chi fino all'altro ieri diceva di voler tagliare in due l'Italia e voleva mettere in vendita la Sicilia?
Ripeto, è questo che vogliono i siciliani?
O piuttosto il patto federativo dobbiamo farlo tra tutti quelli che hanno in comune l'idea di una Sicilia moderna, innovativa, dotata di infrastrutture al passo coi tempi, il cui Statuto Speciale opportunamente aggiornato e riformato rappresenti la linea guida della politica regionale?
Il nostro portavoce – onorevole Salvo Fleres – molto provocatoriamente, ha invitato i leader della Lega e dei partiti nazionali a lasciare in Sicilia le accise sul petrolio, diversi miliardi di euro l'anno, giusto, perché non iniziamo da qui, proprio dai miliardi che, previsti dallo Statuto, nessuno ci ha mai dato da anni?
Ma noi non vogliamo regali, sono cose che ci spettano, come il Ponte, una rete ferroviaria moderna e veloce, strade e viadotti che non crollano.
Cosa chiediamo di trascendentale?
Gli osservatori politici ritengono che quella della Lega sia una bomba ad orologeria sia all' interno del centrodestra che nei movimenti, capace di mettere scompiglio e mischiare le carte in una regione che è sempre stata considerata un vero laboratorio politico.
Speriamo che la bomba non le scoppi in mano ……o no?
Salvatore Giunta
Consigliere Nazionale
Unità Siciliana – LE API