Pubblicato il: 23/01/2025 alle 17:52
Sabato giorno 18 è stato inaugurato l'anno di “Agrigento, città italiana della cultura 2025”, un evento importantissimo che ha visto infatti la presenza, oltre che del Presidente della Regione, anche quella del Presidente della Repubblica Mattarella e del Ministro alla Cultura.
Mi ha fatto piacere sapere che alla manifestazione di apertura ha preso parte anche il nostro Sindaco Walter Tesauro. Ricordo nitidamente il suo impegno in campagna elettorale ad “agganciare” Caltanissetta a questo treno imperdibile, per Agrigento e per l'intera Sicilia, in termini promozionali, turistici, di sviluppo.
Condivido, infatti, quanto dichiarato dal Sindaco che ritiene sia opportuno elaborare un progetto turistico dando “voce alla nostra Città, alla nostra nissenità”.
Qualche riflessione, tuttavia, ritengo sia utile in merito alle dichiarazioni del Primo Cittadino, espresse in prosecuzione.
Tesauro aggiunge: “Chiaramente non è realizzabile un percorso turistico che sposi tutto l'anno , ma la volontà è quella di concentrarsi in determinati periodi, come la Settimana Santa, i quattrocento anni dell'apparizione di San Michele e altre festività particolari”.
Mi chiedo: se la nostra partecipazione agli eventi agrigentini durante l'anno 2025 si limitasse alla nostra Settimana Santa, già di per sé attrattiva, se la estendessimo alla festa del nostro Patrono, anche in versione extra large per la ricorrenza dei quattrocento anni dalla sua apparizione, ed a qualche altra ricorrenza , quale beneficio ne avremmo dalla vicina Agrigento, capitale italiana della cultura?
Non è forse finalmente l'occasione, approfittando di questa presenza turistica eccezionale, di provare a destagionalizzare il nostro turismo dandogli quella accelerazione, quella implementazione di cui si è sempre discusso?
Per farlo, non si può pensare ai soli eventi religiosi, per quanto importanti, ma bisogna mobilitare tutto l'associazionismo culturale presente a Caltanissetta, quello che si occupa di paesaggio e di territorio, la Pro Loco, l'Istituto Superiore Musicale, la Riserva Naturale Monte Capodarso e Valle dell'Imera, tutta la ricettività e la ristorazione e, perché no, l'associazionismo sportivo.
In questa visione in grande del pacchetto turistico- culturale nisseno, protagonista deve essere il nostro teatro, inteso sia come struttura che come realtà teatrali, che nulla ha di meno rispetto a quello agrigentino.
Per fare ciò, l'Amministrazione comunale dovrà risolvere immediatamente, senza tentennamenti, l'imbarazzante questione della nomina del Direttore artistico che, a mio parere, per prima cosa, dovrà occuparsi della riappacificazione delle associazioni teatrali presenti a Caltanissetta, grande risorsa per la Città, riconducendole tutte nel loro alveo naturale: il Teatro Regina Margherita.
Detto ciò, per valorizzare ulteriormente la nostra Città, non ci si può scordare del brand “Strada degli Scrittori” di cui facciamo parte e del nostro letterato Rosso di San Secondo.
Ricordiamoci tuttavia anche che Caltanissetta è molto legata a Leonardo Sciascia, aspetto che sembra da molti dimenticato.
La sua fama mondiale di grande letterato del Novecento ci potrebbe dare lustro e potrebbe renderci ancora una volta più attrattivi se non relegassimo, ad esempio, la ricorrenza della sua nascita esclusivamente all'evento organizzato dall'associazione Dante Alighieri, in collaborazione con il Lions Club. Evento meritorio per cui vanno ringraziati gli organizzatori, ma non sufficiente nella Città dove lo scrittore ha studiato e dove ha trascorso diversi anni della sua vita.
Si potrebbe riesumare il Parco letterario di Regalpetra (iniziativa illuminata), acquistare e ripristinare la fucina letteraria della Libreria Sciascia ( mi sembra doveroso!) e si potrebbe, alla stessa stregua di Agrigento con Camilleri e di Racalmuto con Leonardo Sciascia adulto, realizzare nel marciapiede attiguo alla piazzetta Tripisciano, tre statue in bronzo raffiguranti il Preside Monaco e Vitaliano Brancati, allora insegnante nella stessa scuola, mentre dialogano con il giovane studente Sciascia.
Programmando tanti eventi sull'autore nell'arco dell'anno, si potrebbe anche in questo modo, realizzare quel progetto turistico culturale che Caltanissetta merita da tempo ridando lustro e prospettiva alla nostra Città ed al nostro territorio.
Salvatore Licata
Orgoglio Nisseno