Pubblicato il: 20/07/2020 alle 12:30
Ancora un'attestazione di stima e affetto nei confronti dell'equipe del reparto "Hospice" del Maddalena Raimondi di San Cataldo diretto dal dottore Giuseppe Mulè. A ringraziare chi ha accudito in questi giorni un'anziana signora, è la figlia di quest'ultima che ha lasciato una lettera ricordo chiedendone anche la pubblicazione sul nostro quotidiano on line.
"Spesso si pensa all'hospice unicamente come al reparto in cui i pazienti vengono ricoverati nell'attesa del fine vita. Le cure costanti, la professionalità che si realizza nell'unione tra clinica e attenzione al vissuto personale, costituiscono l'esempio concreto che all'Hospice si "VIVE". Mia madre è arrivata in condizioni critiche, soffriva per il dolore e spesso la sua mente era offuscata da pensieri negativi. All'Hospice di San Cataldo abbiamo incontrato un'equipe che ha migliorato le sue condizioni cliniche generali e risollevato il suo umore. Di giorno in giorno mia madre è fiorita. La possibilità di ritrovare la sua musica, grazie a una tastiera che è stata messa a disposizione nella sua stanza, le ha regalato momenti spensierati in cui quasi ha dimenticato di trovarsi in ospedale, sentendosi invece come a casa. A nome mio Giuseppina Trupia, e di mia madre Elda Leonardi, nel giorno in cui ritorniamo a casa felici ma con un po' di nostalgia per le splendide persone che abbiamo conosciuto, ringraziamo il dottore Mulè, tutti i medici, la psicologa, gli infermieri, gli oss e ausiliari che hanno reso questo periodo di degenza un momento da ricordare con gioia e serenità".