Pubblicato il: 15/06/2015 alle 07:47
I consiglieri comunali di San Cataldo Fasciana, Pirrello, Valenti, Favata, Calabrese, Guttilla e Giammusso hanno scritto una lettera al sindaco Giampiero Modaffari invitandolo ad accettare il confronto con il deputato nazionale Alessandro Pagano.
I rappresentanti comunali, con il famoso detto “aria netta nun si scanta di trona” ricordano al sindaco che “confronto pubblico in politica è sempre positivo” e che, dopo aver trovato disponibilità dal deputato nazionale per un incontro pubblico, il tanto ormai discusso dibattito dovrebbe essere programmato in tempi brevi.
A seguire il testo del comunicato:
“Negli ultimi giorni un po’ tutti in città attendono l’evolversi della sfida a distanza tra il Sindaco Modaffari e il Deputato Nazionale Alessandro Pagano. In estrema sintesi l’Ncd sancataldese faceva presente al Sindaco di vivere di millantato credito nei confronti della città offuscando l’aumento delle tasse che ha portato avanti nell’ultimo anno con la positiva notizia dell’ormai imminente gara d’appalto per i lavori del Contratto di Quartiere Santa Fara. All’articolo del direttivo di Ncd il Sindaco risponde lanciando il guanto di sfida e affermando che sarebbe stato pronto a fare un confronto pubblico dove non solo sarebbe stato in grado di chiarire le proprie posizioni ma assumeva anche l’impegno di fronte alla città di un’eventuale dimissione qualora si fosse dimostrato un aumento di tasse. Fino a qui, il Sindaco altro non fa che dimostrare l’affezione nei confronti del famoso detto sancataldese, una giunta che non ha paura dei propri provvedimenti, infatti, è disposta ad affrontare tutti i confronti di questo mondo. Ma se essere coerenti con i propri provvedimenti amministrativi è e deve essere una prerogativa di qualsiasi amministrazione comunale lo è ancor di più far seguire alle proprie parole i fatti. Così, purtroppo, non è stato. Alla sfida del Sindaco, infatti, la controparte ha risposto dando piena disponibilità al confronto nelle modalità, luogo e davanti al giudice che il Sindaco avrebbe ritenuto opportuni. A questo punto tutti si aspettavano l’evento politico dell’anno. Un confronto diretto che non avrebbe consentito a nessuno dei due di tergiversare sulle argomentazioni. Nel massimo dell’attesa, quando le aspettative di tutti schizzavano alle stelle, però, il sindaco cambia rotta e sposta l’asse della discussione sul tema imu agricola abbandonando l’ipotesi confronto.
Considerato che un confronto pubblico in politica è sempre positivo non ci rimane che prendere atto che il Sindaco non vuole accettare nessun tipo di confronto. In consiglio, infatti, potendo contare sulla sua maggioranza, va avanti non tenendo conto delle considerazioni altrui. Ultima, ma solo in ordine di tempo, la bocciatura della richiesta di sospensione di dieci minuti necessari per la produzione della documentazione necessaria a dimostrare una particolare tesi presentata dall’opposizione. Nel caso del confronto pubblico, invece, non potendo contare sui 12 consiglieri comunali di maggioranza sempre più utilizzati a mo di parafulmine, il Sindaco svia, sposta il dibattito su altro e dimostra, ci spiace dirlo, timore.
A nostro avviso, caro sindaco, se è vero com’è vero che “aria netta nun si scanta di trona” Lei dovrebbe accettare il confronto. Non per noi, non per dare soddisfazione a chi ha accettato la sfida e neanche per soddisfare il Suo smisurato ego che la porta a porsi in continua aria di sfida con chiunque; lo dovrebbe fare solo per la città. Quella stessa città che l’ha eletta sindaco.
Infine, le consigliamo, nonostante sia Giugno, di portare con se l’ombrello. Non si sa mai arrivi qualche temporale estivo… “