Pubblicato il: 23/10/2022 alle 08:24
Di una profonda frattura nel PD cittadino e di una conseguente contrapposizione tra due fazioni della maggioranza, avevamo avvisato la città. Avevamo evidenziato che le forti diatribe intestine non avrebbero permesso al sindaco di lavorare serenamente. Denunciammo anche una campagna elettorale priva di contenuti e proposte ma orientata allo spauracchio di un improbabile ritorno delle destre propagandato per mezzo di un violento squadrismo mediatico. Tutti giudizi e considerazioni presi sotto gamba da molti e da alcuni etichettati come pretestuosa e banale contrapposizione delle parti in gioco. Con la definitiva uscita dal PD del gruppo “Primavera Sancataldese”, capitanato dall’ingegnere Gianfranco Scarciotta, uomo simbolo del partito, tutte le nostre considerazioni vengono finalmente confermate dall’interno. E’ un momento epocale, hanno deciso di tracciare un solco indelebile, definitivo, insomma, un punto di non ritorno.
Il comunicato appare sofferto, intriso di quella schiettezza di chi le ha tentate tutte ma che, non può e non vuole nascondere la verità. Finalmente una voce fuori dal coro PD sui risultati deludenti delle ultime elezioni del 25 settembre scorso e il riconoscimento di una “campagna elettorale basata sull’attacco come sempre di altri candidati, nel contempo, poverissima di contenuti e proposte.“ Praticamente un comunicato di accusa alla “attuale giovane, irruenta dirigenza del locale circolo” che, a quanto pare, ha creato attorno a se una sorta di clan o, come dice lo stesso comunicato di “logiche di natura apertamente settaria” oltre ad un “mancato coinvolgimento nei processi decisionali e nelle iniziative consiliari” che escludeva chi non si allineava. Lotte politiche, antiche da almeno un decennio, ma celate lo scorso anno in campagna elettorale, che, adesso rischiano di immobilizzare una città. La situazione rischia di divenire insostenibile e, sinceramente, una faida politica in questo delicatissimo momento, non è quello di cui San Cataldo necessita.
Ci chiediamo, ma la responsabilità può essere solo di una parte? Ognuno si professa senza peccato, vergine. Siamo dell’idea che gli errori si fanno sempre in due, e che la responsabilità dell’attuale situazione è di tutti i protagonisti della maggioranza, dei caratteri incompatibili, dell’irascibilità, dell’arroganza, del legarsi le cose al dito, della voglia di guardare gli avversari sempre dall’alto verso il basso. Ma la nostra domanda è: e adesso che si fa? Che farà il Sindaco? Che faranno i vari gruppi di maggioranza? Avranno voglia di lavorare per il bene della città? O continueranno a bloccare le iniziative e mettersi i bastoni tra le ruote a vicenda? Ci aspettiamo adesso altri comportamenti epocali, altri scatti d’orgoglio, in primis dal Sindaco, che subisce più di tutti, poi dai grillini, troppo silenziosi, e soprattutto dalle Spighe, forse un po' ingabbiati dalla comunella con il PD per motivi elettorali, dallo stesso rimaneggiato PD, e soprattutto dagli assessori di una giunta spaccata in due o forse in tre.
Per piacere, basta pensare alla divisione dei posti, alle pretese, alla propaganda, basta!
Tradizione e Futuro, investita dai sancataldesi come forza politica di opposizione per tutta questa consiliatura (Tutta!), denuncia questa pericolosa situazione e chiede vivamente al sindaco di ottemperare quel mandato che un anno fa ha ricevuto dall’elettorato stigmatizzando pubblicamente quanto ci è stato rivelato e prendendo opportuni e drastici provvedimenti che scongiurino quattro anni in cui, lotte intestine, concedano al massimo di vivacchiare. Gruppo consiliare tradizione e futuro