Una lettera piena di amarezza e di rammarico è arrivata questa mattina alla nostra redazione. Il mittente è Bartolo Mangione, Commissario cittadino Nuovo CentroDestra di San Cataldo e il destinatario è il suo “primo cittadino”, Giampiero Modaffari.
La questione ruota attorno alla creazione del Parco Achille Carusi, 35 ettari di terreno da attrezzare con aree da destinare allo sport e al tempo libero di cui il sindaco, secondo il commissario Ncd, si sarebbe attribuita la paternità.
Un errore di vanità poiché, con numeri e nomi, Bartolo Mangione illustra la vicenda portata avanti da tutto il centro destra dal lontano 1998.
“Ricordo i fatti alla città – spiega il commissario – ma anche a te visto che hai la memoria cortissima: nel 1999 su idea dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di San Cataldo Salvatore Emma fu firmata una convenzione tra l'Assessorato Regionale ai Lavori Pubblici, l'Assessorato Regionale all'Agricoltura e Foreste e il Sindaco di San Cataldo Raimondo Torregrossa per la realizzazione di un Parco Urbano insistente su terreno di proprietà della Regione e confinante con il comune di San Cataldo e denominato, appunto, Achille Carusi.
Nel 2004 durante l’amministrazione Torregrossa, il Genio Civile di Caltanissetta completò l’iter burocratico sui lavori di consolidamento di quei terreni.
Nel 2005 in un convegno l'Arch. Orazio Martorana illustrò lo stato dell'arte.
Nel 2010 il Sindaco Di Forti ufficializzò il nuovo polmone verde nel frattempo sceso a 27 ettari nell’area di contrada Achille Carusi, a seguito di un contratto di locazione novantennale fra l’Assessorato regionale all’Agricoltura e Foreste e il nostro comune. Fu fissato anche il canone, pari ad euro 3000 circa per ogni anno.
Nella primavera del 2012 alla presenza dell'On. Raimondo Torregrossa, l' Ing. Paolo Iannello per conto del comune di San Cataldo definì, presso l'Assessorato Regionale alla Presidenza, l'autorizzazione per l'inizio della progettazione”.
Si tratterebbe, dunque, tutta di “farina del centrodestra”, merito – pare – omesso durante la conferenza dei servizi tenuta tra la Giunta sancataldese e la Forestale.
La lettera si conclude con un monito a ricordare meglio i fatti e ammettere pubblicamente i vantaggi degli altri: “Non dimenticare che siamo entrati in Consiglio Comunale lo stesso anno (1998) e, come te, conosco vita, morte e miracoli di questi ultimi sedici anni politici.
Quando ti attribuisci meriti che ad oggi, non sono tuoi commetti uno sbaglio. Quando non coinvolgi con onestà intellettuale chi non ti è nemico commetti un altro sbaglio. Ora dico, caro Sindaco, perché hai millantato credito? Ad oggi hai ereditato dal centrodestra una cosa meravigliosa che devi completare. Questo si aspetta la città da te. Ti costava tanto dare merito ai tuoi predecessori per il tanto e buon lavoro finora svolto? Senza quel lavoro oggi l'opera non si potrebbe completare. Noi ti avremmo detto “bravo!”, “vai avanti!”, “siamo al tuo fianco per il bene di San Cataldo”. Invece siamo costretti, a malincuore, a richiamarti e tu oggi davanti alla città non stai facendo una bella figura. La pacificazione passa attraverso l’umiltà”.
A questo punto il centrodestra attende che il sindaco Modaffari si a capace di ammettere i meriti di chi lo ha preceduto.
San Cataldo, Mangione a Modaffari: “Caro sindaco: ti attribuisci meriti non tuoi”
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